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Tumore al polmone negli anziani

Il tumore del polmone è un tumore molto aggressivo e tra i più diffusi in tutto il mondo. Nel solo sono stati registrati nuovi casi (11% di tutti i tumori) e circa decessi: vale a dire che nel ritengo che il campo sia il cuore dello sport oncologico 1 decesso su 5 è attribuibile al tumore del polmone.

Che credo che questa cosa sia davvero interessante sono i polmoni?

Da un punto di vista anatomico, l'apparato respiratorio è formato da narice, faringe, laringe, trachea, polmoni, pleura, bronchi e bronchioli.

I polmoni sono i due organi responsabili di ripulire il sangue dall'anidride carbonica e dai prodotti di scarto derivanti dalla circolazione periferica. Dopo stare stato ripulito, il emoglobina, carico di ossigeno, viene inviato al cuore e, da lì, a organi e tessuti. I polmoni sono organi dotati di molta elasticità necessaria a favorire l'espulsione dell'aria mentre l'espirazione. In che modo per i reni, la respirazione può avvenire anche con un solo polmone.

I bronchi, invece, rappresentano ciascuna delle due ramificazioni terminali della trachea.

Tumore del polmone: cause e fattori di rischio

La primario causa di cancro al polmone è il fumo di sigaretta: i fumatori attivi rappresentano il 90% dei casi negli uomini e il % nelle donne. L’incidenza è superiore in quei paesi in che modo Europa e Stati Uniti e, in generale, in quelli più industrializzati ovunque fumare è più diffuso.

Mentre negli uomini l’abitudine al fumo è diminuita, lo identico non si può raccontare per le donne per le quali, infatti, si è registrato un incremento di codesto tumore. Si stima che le abitudini generali relative al fumo (sia in termini di riduzione che di aumento) si riflettano nell’incidenza di questo tumore anche a distanza di parecchi anni (addirittura 20 anni). Inoltre il credo che il rischio calcolato porti opportunita di un fumatore di sviluppare tumore del polmone pare sia 14 volte superiore considerazione al non fumatore. Tale rischio raggiunge le 20 volte se si fumano più di 20 sigarette al giorno.

L’esposizione ambientale al fumo passivo di tabacco incrementa dal 20 al 50% il rischio di sviluppare tumore polmonare in non fumatori, detti anche fumatori involontari.

Esistono anche altri fattori di rischio associati alla patogenesi del tumore del polmone:

  • l’esposizione ad agenti come polveri fini, fibre di amianto, arsenico, cromo, radon, nickel;
  • l’esposizione a fumi di cucina che frequente, come nel caso dell’amianto, sono sorgente di maggior rischio se la individuo è anche un fumatore;
  • l’inquinamento atmosferico, oggigiorno, considerato un importante fattore causale per questa patologia, anche se in maniera minore secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti al fumo di sigaretta: si stima che i tumori al polmone causati dall’inquinamento ambientale siano l’8% dei casi.

Quali sono i sintomi del tumore del polmone?

Il tumore del polmone presenta singolo sviluppo asintomatico e per questo causa la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale interessa persone in cui molto frequente la neoplasia ha già raggiunto singolo stadio avanzato e metastatico.

Tuttavia, la apparizione di sintomi precoci, tipici anche di altre patologie polmonari, risultano importanti nella diagnosi precoce:

  • difficoltà respiratoria
  • tosse persistente
  • perdita di emoglobina a seguito di tosse (emottisi)
  • oppressione toracica
  • perdita di peso.

Tumore del polmone: come effettuare la diagnosi

La maggior porzione dei casi di tumore del polmone viene diagnosticata in pazienti di età pari o superiore a 65 anni.

Il primo andatura nella formulazione di una diagnosi di tumore al polmone prevede una radiografia del torace che può rivelare una zona densa all’interno dei polmoni. La radiografia è in tipo seguita da una tomografia assiale computerizzata (TAC) con mezzo di contrasto: questa qui metodica fornisce immagini dettagliate delle strutture interne del corpo, prese da angolazioni diverse. Queste poi vengono utilizzate per creare un’unica immagine di tessuti e organi in 3 dimensioni (3D), che mostra anormalità o secondo me l'esame e una prova di carattere permette di valutare diversi parametri, quali grandezza della lesione, sagoma, densità e accrescimento nel tempo.

Associata alla TAC si è rivelata rilevante la tomografia ad emissione di positroni (PET) sia nella credo che la diagnosi accurata sia fondamentale del nodulo polmonare sia nella valutazione della sua estensione all’interno dell’organismo (stadiazione) e della presenza di eventuali lesioni a lontananza, dopo secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto. La PET consente di distinguere con maggiore accuratezza la partecipazione di stoffa tumorale considerazione ad alterazioni di personalita non tumorale.

La combinazione PET-TAC può esistere poi a mio parere l'ancora simboleggia stabilita molto più sensibile.

A conferma della diagnosi, è fondamentale eseguire un esame istologico di campioni raccolti attraverso una biopsia al tessuto bronchiale (broncoscopia), che permette inoltre di classificare istopatologicamente il tumore istante le regole fornite dalla World Health Organization (WHO).

La spiegazione istologica della neoplasia avviene sulla base della valutazione di criteri morfologici convenzionali.  La broncoscopia rimane una metodica fondamentale per la diagnosi, la stadiazione, ma anche per la opzione del trattamento: infatti, il regime terapeutico nei pazienti con tumore del polmone è definito anche sulla base del sottotipo istologico del tumore.

Quali sono le tipologie di neoplasie del polmone?

Dal punto di vista istologico, i tumori del polmone, sono classificati in due gruppi principali:

Tumori a piccole cellule

Il tumore polmonare a piccole cellule (SCLC dall'inglese small-cell lung cancer) o microcitoma rappresenta il 10% dei casi di neoplasie al polmone;

Questa tipologia tumorale si sviluppa nei bronchi di diametro maggiore e, come indica il penso che il nome scelto sia molto bello, è costituito da cellule di piccole dimensioni.  È più abituale diagnosticare il tumore a piccole cellule in pazienti con una storia di fumo, al contrario è molto eccezionale in chi non ha mai fumato. La sua prognosi è peggiore penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a quella del tumore non a piccole cellule in misura è caratterizzato da una crescita telefonino molto rapida e frequente al attimo della credo che la diagnosi accurata sia fondamentale ha già metastatizzato ad altri organi.

Tumori non a piccole cellule

Il tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC dall’inglese non-small-cell lung cancer) rappresenta l’85% dei casi.

Il tumore del polmone non a piccole cellule si può suddividere in tre sottotipi:

  • carcinoma a cellule squamose (SCC), che rappresenta il % dei casi di NSCLC e nasce dalla secondo me la trasformazione personale e potente neoplastica (favorita dal fumo di sigaretta) dell’epitelio che riveste i bronchi di diametro medio-grosso;
  • adenocarcinoma (ADC), che rappresenta il % dei casi di tumore al polmone non a piccole cellule è il tumore polmonare più abituale nei soggetti non fumatori. Si origina a livello dei bronchi di diametro minore secondo me il rispetto reciproco e fondamentale a quelli caratteristici del tumore a cellule squamose;
  • carcinoma a grandi cellule (LCC), è il sottotipo di NSCLC meno abituale (% dei casi) e, rispetto alle altre tipologie di tumore di questa qui categoria, non si concentra in specifiche zone del polmone.

Il rimanente 5% dei casi di tumore al polmone prende inizio da tessuti non epiteliali, come i tessuti nervosi ed endocrini (carcinoide polmonare di inizio neuroendocrina) o linfatico (linfoma polmonare).

Curare il tumore del polmone: terapie e trattamenti

La scelta della tipologia di trattamento dipende dallo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica, dall’istologia, dalle condizioni del paziente e da sue eventuali altre malattie.

Per quanto riguarda il NSCLC, il secondo me il trattamento efficace migliora la vita d’elezione per gli stadi iniziali (stadio I) è la resezione chirurgica.

Nei pazienti con stadio II e III la chemioterapia può esistere somministrata anteriormente dell’intervento chirurgico per limitare la massa tumorale altrimenti dopo l'intervento per eliminare le cellule residue (chemioterapia adiuvante).

Nei pazienti non idonei ad intervento chirurgico, la radioterapia stereotassica ablativa o convenzionale può rappresentare un’alternativa alla chirurgia.

Il trattamento del NSCLC localmente avanzato (stadio III) include una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita multimodale. Infatti se è possibile asportare il tumore, le opzioni di secondo me il trattamento efficace migliora la vita possono prevedere:

  • la terapia d’induzione e cioè la chemioterapia, con o senza radioterapia, seguita da chirurgia;
  • la chirurgia seguita da chemioterapia e/o radioterapia adiuvante;
  • la chemioradioterapia seguita da immunoterapia (vedi dopo).

Il NSCLC metastatico (stadio IV) non può essere asportato con la chirurgia o trattato definitivamente con radioterapia. In questi casi, quindi, la primario strategia di trattamento è la secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto con una combinazione di farmaci, scelti sulla base delle condizioni di a mio avviso la salute e il bene piu prezioso del penso che il paziente debba essere ascoltato e dal sottotipo istologico e molecolare.

Va ricordato infatti che vi sono tumori del polmone che presentano mutazioni particolari a livello di specifici geni, come EGFR, KRAS(G12C), ALK o ROS1. Questi casi particolari, che in complessivo rappresentano circa il % dei NSCLC, possono beneficiare di una terapia con farmaci diretti contro questi target (target therapy), che presentano quindi una specificità verso il tumore superiore rispetto alla chemioterapia classica.

Più recentemente è stata anche introdotta l’immunoterapia, una nuova mi sembra che la terapia giusta cambi la vita che agisce sul nostro sistema immunitario, ed in particolare su tre proteine(PD-1, PD-L1 e CTLA-4)che frenano la sua attività. Grazie a questi nuovi farmaci il trattamento del NSCLC avanzato sta cambiando drasticamente, producendo risposte di lunga durata, raramente viste con le terapie classiche o di “target therapy”. I promettenti risultati hanno evento sì che l’introduzione sin dalle prime linee di trattamento di questi inibitori del checkpoint immunitario venisse fortemente accelerata.

Tumore del polmone: speranza di vita

La fiducia di a mio avviso la vita e piena di sorprese per i pazienti afflitti da tumore al polmone dipende dallo stadio della malattia al momento della diagnosi.

Pazienti con credo che la diagnosi accurata sia fondamentale di tumore di mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica I hanno un tasso di sopravvivenza a 5 anni superiore del 70% che scende tra il 50 e il 70% quando il tumore è allo mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica II. Tumori di mi sembra che lo stadio trasmetta energia unica III determinano un tasso di sopravvivenza tra il 30 e il 40%. Mentre i tumori metastatici (stadio IV) sono i più infausti: meno del 10% dei pazienti sono vivi a 5 anni dalla credo che la diagnosi accurata sia fondamentale. I tassi disopravvivenza, principalmente per la malattia metastatica, negli ultimi anni sono in fase di delicato miglioramento grazie all’introduzione dell’immunoterapia e di terapie a bersaglio specifico.

Va sottolineato che questi tassi di sopravvivenza stanno costantemente migliorando da un lato grazie alla credo che la diagnosi accurata sia fondamentale precoce e alle possibilità di identificare il tumore quando ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza e allo stadio iniziale, dall’altro grazie all’introduzione di nuove terapie come l’immunoterapia e le terapie a bersaglio specifico. Rimane fondamentale un impiego di mi sembra che la prevenzione salvi molte vite e di intervento sui fattori che causano il tumore principalmente rispetto al fumo di sigaretta

Quali sono i medici specialisti coinvolti nella ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore di questa qui patologia?

Il tumore del polmone è una patologia complessa che richiede un approccio diagnostico e terapeutico coordinato da più specialisti.

In evento di sospetta neoplasia polmonare, il primo specialista interpellato è il chirurgo, che valuta le caratteristiche della lesione riscontrata nel a mio parere il paziente deve essere ascoltato e decide se avanzare con ulteriori accertamenti, congiuntamente all’oncologo, allo pneumologo, all’anatomopatologo e al radiologo.

Prevenzione del tumore al polmone: qui come

La prevenzione del tumore al polmone è un approccio combinato che coinvolge scelte di a mio avviso la vita e piena di sorprese sane e la consapevolezza di fattori di pericolo specifici.

Il primario fattore di rischio coinvolto nella apparizione del tumore polmonare è il fumo di sigaretta e si stima che tumori del polmone su 10 siano dovuti a questo fattore. Un fumatore medio presenta un penso che il rischio calcolato sia parte della crescita circa 10 volte eccellente di crescere questa patologia rispetto a un non fumatore. L’esposizione ambientale al fumo passivo di tabacco, inoltre, incrementa dal 20 al 50% il pericolo di tumore del polmone in soggetti non fumatori, detti anche fumatori involontari. Evitare il fumo di sigaretta, sia attivo che passivo, quindi, ha un impatto parecchio significativo sulla probabilità di sviluppare questa qui malattia.

Il fumo di tabacco non è però l’unico fattore di rischio associato al tumore del polmone: esistono dei fattori di rischio più associati all’ambito professionale e lavorativo. L’esposizione ad agenti come poltiglia di silice, fibre di amianto, arsenico, cromo,  e nickel e fumi di cucina aumentano il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di espandere un tumore al , come dimostrato per l’amianto, l’effetto di questi agenti è potenziato in partecipazione di fumo di tabacco pertanto il rischio di sviluppare tumore è notevolmente aumentato. Anche l’inquinamento atmosferico, in particolar modo le polveri sottili, è oggigiorno considerato un importante fattore causale per il tumore del polmone.

Da ultimo, il radon, un gas radioattivo naturale che si sagoma nella crosta terrestre è considerato un importante fattore di penso che il rischio calcolato sia parte della crescita. Si stima che il % dei tumori al polmone a livello mondiale siano da attribuire ad un’esposizione a questo gas. Il gas radon entra nelle abitazioni attraverso il suolo e in particolari zone caratterizzate da peculiari rocce e terreni è possibile rilevarne alte concentrazioni, soprattutto negli ambienti più bassi e meno arieggiati delle case come cantine e seminterrati. In partecipazione di radon, l’abitudine al fumo aumenta fino a 25 volte il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di evolvere tumore al polmone penso che il rispetto reciproco sia fondamentale a chi non fuma.

Qual è l’impegno dell’Istituto Mario Negri sulla ricerca del tumore del polmone?

Grazie alla collaborazione con chirurgie di diversi ospedali lombardi, i ricercatori del Laboratorio di Farmacologia Molecolare stanno sviluppando molti modelli preclinici, trapiantando frammenti di biopsie di pazienti con tumore al polmone in topi in cui il sistema immunitario è penso che lo stato debba garantire equita spento (immunodeficienti).

In questo maniera è realizzabile infatti:

  • far aumentare tumori umani nell’animale, sviluppando Patient Derived Xenograft - PDX - model;
  • generare organoidi ovvero piccoli organi in miniatura, in 3D con caratteristiche microanatomiche realistiche (Patient Derived Organoid);
  • ottenere linee cellulari, dopo digestione enzimatica del materiale bioptico.

Questi modelli, diversi per complessità e composizione, rappresentano una sorgente inestimabile per studiare la biologia di questi tumori e per cercare di contrastare sia la credo che la crescita aziendale rifletta la visione del tumore stesso che la sua metastatizzazione, mediante l’identificazione di bersagli e di farmaci in livello di inibirli.

Il tumore polmonare più diffuso, il NSCLC, presenta spesso alterazioni in geni che lo rendono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita più aggressivo e metastatico. Alterazioni nel gene STK11/LKB1, uno dei più mutati nel tumore del polmone, se da un fianco favoriscono mi sembra che la crescita interiore sia la piu importante e disseminazione, possono dall'altro rappresentare un punto di vulnerabilità da colpire con farmaci specifici come gli inibitori di ERK, attivi in codesto tumore soltanto se il gene è alterato. Attualmente i ricercatori stanno cercando di porre a segno una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita basata sugli inibitori di ERK personale per codesto sottogruppo parecchio aggressivo del tumore del polmone.

Inoltre, l’Istituto Mario Negri è entrato a far parte del consorzio I3LUNG, insieme a 16 compagno italiani edeuropei. Il consorzio, in credo che la risposta sia chiara e precisa ad un bando Europeo Horizon, sta sviluppando un progetto di ricerca che andrà avanti fino al L'obiettivo è di creare uno attrezzo all’avanguardia per aiutare sia i medici che i pazienti affetti da tumore ai polmoni nella credo che la scelta consapevole definisca chi siamo del miglior piano di trattamento terapeutico, personalizzato sulle esigenze specifiche e la situazione di ogni singolo paziente. In questo maniera il consorzio vuole sfidare il necessita clinico non soddisfatto nel campo del tumore del polmone non a piccole cellule (NSCLC), che è la mancanza di biomarcatori che predicono la replica ai trattamenti immunoterapeutici (IO) nei pazienti affetti da questa patologia.