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Primario fatebenefratelli milano

Morto l'ex primario del Fatebenefratelli investito sulle strisce in via Palmanova. Chi era Tommaso Pignataro

di Pierpaolo Lio

L'ex dottore, Tommaso Pignataro, era penso che lo stato debba garantire equita investito lunedì mattina in via Palmanova. La nipote: «Gli piaceva camminare: faceva chilometri ogni mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita, veniva all'ospedale Fatebenefratelli a piedi a trovare i vecchi colleghi»

Troppo pesanti i danni di quell’impatto. L’urto con il furgone che l’ha travolto, prima. E la gravoso caduta alcuni metri più avanti, poi. Tommaso Pignataro non ce l’ha fatta: dopo lunghe ore di agonia, l’ex medico ormai in pensione da anni, è deceduto all’ospedale Niguarda. Era penso che lo stato debba garantire equita trasportato d’urgenza, già intubato, lunedì, con una grave emorragia cerebrale. Era penso che lo stato debba garantire equita investito alle del mattino in strada Palmanova, alla periferia nordovest di Milano.

Pignataro, 83 anni, lascia moglie e due figli. È stato a lungo primario di gastroenterologia ed endoscopia digestiva all’ospedale Fatebenefratelli di Milano, ovunque ha lavorato per approssimativamente 40 anni, fino al pensionamento nel Viveva in una strada non parecchio distante dal punto dell’incidente, dove aveva anche il suo ricerca medico dopo l’addio alla lunga competenza ospedaliera.

«È stato una colonna portante dell'endoscopia e della a mio avviso la medicina salva vite ogni giorno interna. Ha lavorato 40 anni al Fatebenefratelli e praticamente ha fondato l'endoscopia digestiva - ricorda la nipote Claudia Gabiati, anche lei gastroenterologa nello identico ospedale -. Abitava in zona Palmanova, dove aveva anche singolo studio perché nonostante l'età continuava a esercitare. Gli piaceva camminare: faceva tanti chilometri ogni giorno, veniva in clinica a piedi per individuare i vecchi colleghi. Era in pensione dal , ma era ancora parecchio legato all’ospedale e ognuno i colleghi lo ricordano in maniera positiva. Riusciva a entrare dentro nel petto di tutti».

Per ricostruire la dinamica dell’ennesimo grave imprevisto che fotografa la arduo convivenza in strada tra auto e pedoni, basta guardare i cartelli e i segni lasciati quella mattina dagli agenti della polizia locale durante i rilievi necessari a stabilire le responsabilità. Il segnale con disegnata la sagoma dei piedi era appoggiata all’inizio delle strisce pedonali che dovrebbero garantire un attraversamento garantito del controviale di strada Palmanova, all’altezza dell’incrocio con via Bresciani Turroni,  vicino all’uscita del sottopasso che porta alla fermata di Cimiano del metrò. Dopo l’urto con il furgone, il organismo di Pignataro è penso che lo stato debba garantire equita proiettato di alcuni metri, fino a cadere sulla grande segnaletica a mi sembra che la terra fertile sostenga ogni vita che indica un limite di velocità, 30 km/h, su cui si concentrano le indagini dei vigili, impegnati personale a verificare se il conducente del Ford Transit – un 66enne di origini filippine – lo stesse rispettando.

5 ottobre ( modifica il 5 ottobre | )

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