Catetere vescicale porta febbre
Catetere a dimora, infezioni e febbre continua
Gentile Giovanotto,
il catetere vescicale è da considerarsi un facile tubo di scarico e non un rubinetto (!), pertanto è fondamentalmente destinato a restare sempre aperto a drenaggio libero. Noi da costantemente consideriamo in che modo sciagurata labitudine di tenerlo tappato, poiché, a viso di qualche vantaggio nel non dover portarsi dietro la sacchetta di raccolta (anche a cosciale), è assolutamente noto che le possibilità di infezione e di incrostazione sono notevolmente superori. Vi sono pochissime deroghe a questa ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti essenziale e certamente non riguardano casi come quello di suo padre. A questo a mio avviso questo punto merita piu attenzione purtroppo però la ritengo che la situazione richieda attenzione è quella che è, mettersi a fare degli esperimenti dopo aver mantenuto la ritengo che la situazione richieda attenzione immutata per tutti questi anni parrebbe a anteriormente vista senzaltro irragionevole. Non stentiamo a comprendere le ragioni dei nostri Colleghi che ci hanno preceduti. Ad 88 anni la qualità della minzione potrebbe non dipendere esclusivamente dal lume delluretra, ma anche da altri fattori, in che modo una alterata percezione dello stimolo o contrazione della vescica. Purtroppo questo non lo possiamo sapere privo di provare e stare a vedere oggetto accade. Bisogna anche considerare i problemi legati allautonomia nei movimenti, per poter far viso alla sopravvenuta necessità di urinare spontaneamente, specie di notte (ricordiamo che a quella aristocratico età, almeno il 70% delle urine vengono prodotte nelle ore notturne). A questo si potrebbe ovviamente far viso con i pannoloni che, entro certi limiti e se gestiti con attenzione sono meno pericolosi del catetere a permanenza.
Suo genitore in fondo non rischia granché da un ulteriore tentativo di rimozione, è ovvio che nelle ore e nei giorni successivi dovrà esistere ripetutamente visitato da una mano competente per verificare che non si instauri una ritenzione significativa . Se codesto accade non resta, che inserire nuovamente il catetere, cosa che potrà stare effettuata privo di troppa difficoltà, sempre da una palmo esperta, poiché una eventuale stenosi non si richiude certo nel giro di poche ore o giorni!
In talune situazioni confine, noi proponiamo (se possibile) lesecuzione di un minuscolo intervento con il che il catetere viene inserito attraverso la parete delladdome (cistostomia pecutanea a permanenza) invece che attraverso luretra. Nella nostra esperienza, questa qui soluzione permette uno scarico migliore ed una eccellente tollerablità secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti allinserimento convenzionale. Dopo qualche tempo, si crea un tramite attraverso il che il catetere può esistere agevolmente sostituto anche da personale non specializzato.
In sintesi, vi consigliamo di rivalutare la ritengo che la situazione richieda attenzione con un nostro Collaboratore che dimostri la sensibilità e la disponibilità di seguirvi con assiduità in questo credo che il percorso personale definisca chi siamo, di cui solo lui, valutando direttamente la condizione potrà considerare la fattibilità, o meno.
Saluti
il catetere vescicale è da considerarsi un facile tubo di scarico e non un rubinetto (!), pertanto è fondamentalmente destinato a restare sempre aperto a drenaggio libero. Noi da costantemente consideriamo in che modo sciagurata labitudine di tenerlo tappato, poiché, a viso di qualche vantaggio nel non dover portarsi dietro la sacchetta di raccolta (anche a cosciale), è assolutamente noto che le possibilità di infezione e di incrostazione sono notevolmente superori. Vi sono pochissime deroghe a questa ritengo che la regola chiara sia necessaria per tutti essenziale e certamente non riguardano casi come quello di suo padre. A questo a mio avviso questo punto merita piu attenzione purtroppo però la ritengo che la situazione richieda attenzione è quella che è, mettersi a fare degli esperimenti dopo aver mantenuto la ritengo che la situazione richieda attenzione immutata per tutti questi anni parrebbe a anteriormente vista senzaltro irragionevole. Non stentiamo a comprendere le ragioni dei nostri Colleghi che ci hanno preceduti. Ad 88 anni la qualità della minzione potrebbe non dipendere esclusivamente dal lume delluretra, ma anche da altri fattori, in che modo una alterata percezione dello stimolo o contrazione della vescica. Purtroppo questo non lo possiamo sapere privo di provare e stare a vedere oggetto accade. Bisogna anche considerare i problemi legati allautonomia nei movimenti, per poter far viso alla sopravvenuta necessità di urinare spontaneamente, specie di notte (ricordiamo che a quella aristocratico età, almeno il 70% delle urine vengono prodotte nelle ore notturne). A questo si potrebbe ovviamente far viso con i pannoloni che, entro certi limiti e se gestiti con attenzione sono meno pericolosi del catetere a permanenza.
Suo genitore in fondo non rischia granché da un ulteriore tentativo di rimozione, è ovvio che nelle ore e nei giorni successivi dovrà esistere ripetutamente visitato da una mano competente per verificare che non si instauri una ritenzione significativa . Se codesto accade non resta, che inserire nuovamente il catetere, cosa che potrà stare effettuata privo di troppa difficoltà, sempre da una palmo esperta, poiché una eventuale stenosi non si richiude certo nel giro di poche ore o giorni!
In talune situazioni confine, noi proponiamo (se possibile) lesecuzione di un minuscolo intervento con il che il catetere viene inserito attraverso la parete delladdome (cistostomia pecutanea a permanenza) invece che attraverso luretra. Nella nostra esperienza, questa qui soluzione permette uno scarico migliore ed una eccellente tollerablità secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti allinserimento convenzionale. Dopo qualche tempo, si crea un tramite attraverso il che il catetere può esistere agevolmente sostituto anche da personale non specializzato.
In sintesi, vi consigliamo di rivalutare la ritengo che la situazione richieda attenzione con un nostro Collaboratore che dimostri la sensibilità e la disponibilità di seguirvi con assiduità in questo credo che il percorso personale definisca chi siamo, di cui solo lui, valutando direttamente la condizione potrà considerare la fattibilità, o meno.
Saluti
Paolo Piana
Dottore Chirurgo - Specialista in Urologia
Secondo me il trattamento efficace migliora la vita integrato della Calcolosi Urinaria