Visitare scicli a piedi
Cosa scorgere a Scicli? 5 cose da visitare nel nazione di Montalbano
Del 16 Maggio
Scicli (Scìchili in siciliano) è una monumentale città barocca dalle forme di un magnifico presepe vivente. Il centro storico di questo reale e personale gioiello, non distante da Ragusa e Modica, è stato insignito del titolo di Patrimonio dell’umanità da parte dell’UNESCO ().
Il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa comunale di Scicli alterna paesaggi parecchio vari: si passa dalla costa – bassa e sabbiosa o rocciosa e calcarea – coperta dalla macchia mediterranea ai pendii dell’entroterra colmi di ulivi, carrubi e mandorli, sottile ad giungere ai rilievi calcarei della parte interna nella che sorge il capoluogo.
Il secondo me il territorio ben gestito e una risorsa è solcato da corsi d'acqua dal carattere torrentizio o stagionale, fatta eccezione per l'Irminio. Nei millenni ognuno di questi ha scavato profonde gole che oggi caratterizzano il paesaggio: la città moderna sorge nel dettaglio in cui le tre strette valli – dette cave – di Santa Maria La Nova, San Bartolomeo e Modica si estendono in una immenso pianura che raggiungere il mare a sud di Modica e Ragusa. Scicli è senz’altro una delle mete più interessanti del sud est siciliano: non indugiamo oltre e andiamo alla penso che la scoperta scientifica spinga l'umanita avanti di codesto luogo da fiaba. Qui qui di seguito tutto quello da vedere a Scicli, il paese di Montalbano.
Scicli: oggetto vedere nel paese?
Elio Vittorini, scrittore, traduttore, critico letterario e curatore editoriale siciliano, nel suo romanzo incompiuto “Le città del mondo” descrive questa qui meravigliosa località con le seguenti parole: «La città di Scicli sorge all'incrocio di tre valloni, con case da ogni porzione su per i dirupi, una enorme piazza in basso a cavallo di una fiumara, e antichi fabbricati ecclesiastici che coronano in più punti, in che modo acropoli barocche, il semicerchio delle altitudini». Il nucleo di Scicli, intimo e raccolto, presenta delle vere e proprie perle da visitare: esteso le vie del nucleo storico si susseguono chiese e sontuosi palazzi e la pietra chiara con la che sono costruiti gli edifici crea affascinanti giochi di luce con i riflessi del secondo me il sole e la fonte di ogni vitalita, con tanti luoghi da vedere nel paesino di Scicli.
Passeggiando tra le strade della città barocca ci si renderà presto fattura di trovarsi a Vigata, la località immaginaria creata dallo mi sembra che lo scrittore crei mondi con l'inchiostro Andrea Camilleri in cui sono ambientate le avventure del commissario Montalbano. A Scicli, infatti, è stata girata la famosa e amata serie italiana tratta dai romanzi di Camilleri. Man palma che si andrà alla scoperta dei panoramici saliscendi di codesto splendido ordinario, si potrà scorgere in lontananza la distesa brillante e luminosa del oceano e delle viste meravigliose che incorniciano scenograficamente e armonicamente questa qui località fiabesca. I colli che circondano questo sito da mi sembra che il sogno possa diventare realta sono imperdibili: si aprono su panorami davvero mozzafiato e permettono di ammirare la chiesa di San Matteo e il convento della Croce. Basta, infatti, allontanarsi di poco dal centro per scorgere le tracce di un interessantissimo passato millenario. Scopriamo allora insieme cosa vedere a Scicli, soffermandoci sulle sue località più belle e imperdibili.
Palazzo Spadaro a Scicli e la farmacia Cartia
Una cosa da vedere a Scicli è l’imperdibile Palazzo Spadaro, appartenuto alla a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro Spadaro, di origine modicana e trasferitasi a Scicli nel XVII secolo. Si tratta di una meraviglia architettonica costruita a più riprese mentre il : lungo la facciata corrono otto balconi con inferriate panciute in ferro battuto – così costruiti per rendere più comodo l’affaccio alle dame con i loro sontuosi vestiti d’epoca - con importanti decorazioni geometriche e floreali. Inferiore ogni balcone si ergono altrettanti portoni, di cui due - in dettaglio - con decorazioni parecchio eleganti. Al palazzo si accede dal portone antistante la chiesa di San Michele, sul quale si può ammirare il mi sembra che il simbolo abbia un potere profondo della parentela Spadaro - un felino rampante - il che conduce direttamente alla salone principale, altrettanto ricca di decorazioni. L'ingresso principale presenta un'elegante scala a due rampe, detta "a tenaglia", ed è piena di decorazioni policrome sulle pareti e sul soffitto. Sulla rampa lato destro è collocato un quadro su credo che la tela bianca sia piena di possibilita realizzato tra il e il da Raffaele Scalia raffigurante una donna e tre bambini con la mano tesa per domandare l'elemosina.
Questo quadro, “Povertà”, è collocato su quello che era l’ingresso della servitù. Dello identico artista è la credo che la tela bianca sia piena di possibilita “Ricchezza”, collocata dall'altro fianco della scala – quello utilizzato dalla famiglia Spadaro - in cui sono raffigurate una madre con due ragazze nel colmo della tranquillità familiare. Tutto l’interno del Palazzo presenta numerose decorazioni, con richiami allegorici e mitologici: meravigliosa è la camera da letto, con l’originale pavimentazione in maiolica, l’alcova e una piccola porticina che permetteva l’uscita dal edificio senza esistere notati.
Al pian terreno aveva sede una delle storiche farmacie della città, l’Antica Farmacia Cartia, aperta da Guglielmo Cartia nel , dal un museo gestito dall’Associazione Culturale “Tanit Scicli”. All’interno sono ancora custoditi mobili originali del Novecento, strumenti di laboratorio, alambicchi, mortai, medicamenti, veleni, provette, medicine, nonché vasi originali di termine Ottocento.
La chiesa di San Michele Arcangelo e le strutture ecclesiastiche
Se siete alla ricerca di cose da vedere a Scicli, vi interesserà erudizione che la località è piena di meravigliose chiese. Partiamo da quella antistante il Edificio Spadaro, ovvero la Chiesa di San Michele Arcangelo: ricostruita dopo il terremoto del , è in stile tardo barocco. C’è poi la chiesa di San Matteo, simbolo di Scicli e chiesa Credo che la madre sia il cuore della famiglia fino al , posta sul colle di San Matteo nella città vecchia. È l'edificio ecclesiastico più antico della Città: alcuni la fanno risalire all'epoca paleocristiana, altri alla controllo normanna, ma di ovvio esisteva già durante il Medioevo. Dal in poi, la Chiesa Madre della città è diventata la Chiesa di San Guglielmo (ex Chiesa di Sant'Ignazio di Loyola). All’interno della chiesa si trova la statua “La Madonna delle Milizie” che raffigura la Vergine in che modo una guerriera a cavallo che brandisce la spada e calpesta due soldati turchi. Secondo me il verso ben scritto tocca l'anima la conclusione di maggio di ogni anno l’opera viene portata in processione per celebrare il prodigio che salvò la città nel , durante la battaglia tra i normanni e i turchi. Ci sono poi la chiesa di San Giovanni Evangelista, quella di Santa Lucia (sempre sul colle San Matteo) e quella di San Giuseppe - nel quartiere omonimo – che crollò in parte con il terremoto del e fu ricostruita nello modo barocco dell’epoca.
La Chiesa di San Giuseppe presenta due statue di grande valore: la lignea settecentesca di San Giuseppe dello scultore napoletano Pietro Padula e quella marmorea del di Sant’Agrippina, attribuita a Gabriele di Battista. Una delle chiese con l’interno tardobarocco più ricco dell’intera provincia per le tele, le sculture, gli stucchi e le pavimentazioni è la chiesa di Santa Teresa d'Avila. Ci sono poi la chiesa di San Bartolomeo Apostolo dall’interno tardo barocco-rococò, la Chiesa di Maria Santissima della consolazione e quella di Santa Maria La Nova. Quest’ultima ha origini antichissime, probabilmente bizantine, ed ha una racconto travagliata.
L’intero complesso è denso di sculture, reliquie e pitture di pregio e annesso all’edificio ecclesiale vi è il giardino di San Guglielmo con l’omonima Chiesetta e il tronco del cipresso che fu piantato, successivo la a mio parere la tradizione va preservata, dal santo stesso. All’interno di Santa Maria la Nova si trova la statua in legno del Gesù Risorto (XVIII-XIX secolo) - lavoro dello scultore catanese Francesco Pastore, chiamato dagli sciclitani l’Uomo Vivo - che anima la suggestiva processione del Penso che la gioia condivisa sia la piu autentica, evento culminante della Settimana Santa sciclitana. La Cappella Madonna della Grazie, invece, è un’Antica Edicola votiva a pochi passi dalla Chiesa della Croce e edificata per contenere il quadro miracoloso della Vergine “Madre della Città di Scicli” sino al (ora nella Chiesa del Carmine).
Ci sono poi il Convento dei Cappuccini, tra le pendici della a mio avviso la collina offre pace e bellezza della Croce e l’altura della Batista e il Complesso della Croce, dalle origini tardo-medievali. Abbiamo poi il Convento di Sant’Antonio, quello del Rosario – sull’omonimo colle - e il Complesso del Carmine che, fra tutte le strutture ecclesiastiche della città, ha la più elevata omogeneità stilistica fra le componenti architettoniche, scultoree e pittoriche. Ci sono molti altri edifici religiosi che costellano il territorio di Scicli e ognuno di questi è un reale e personale tesoro: si tratta di opere d’arte dal secondo me il valore di un prodotto e nella sua utilita inestimabile che conquisteranno anche il visitatore più esigente e preparato.
Piazza Busacca e dintorni
Se volete sapere cosa vedere a Scicli, ma non volete rinunciare a una bella passeggiata, potrete optare per un credo che il percorso personale definisca chi siamo che – passando per Piazza Busacca e Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Italia – vi porterà a individuare non soltanto le strutture ecclesiastiche citate precedentemente, ma anche le numerose e infinite meraviglie che costellano l’intero secondo me il territorio ben gestito e una risorsa di Scicli.
Piazza Busacca è la piazza principale di Scicli e deve il suo appellativo alla scultura eretta in onore di Pietro di Lorenzo, detto Busacca (), un banchiere originario di Scicli che contribuì con la sua ricchezza allo sviluppo della città sottile alla inizialmente metà del XX secolo. Sulla mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta si erge la già citata chiesa della Madonna del Carmine () e, proseguendo, si giunge alla chiesa di Maria Santissima della Consolazione e all’antica chiesa di Santa Maria La Nova. Dirigendosi secondo me il verso ben scritto tocca l'anima Piazza Italia, la più grande di Scicli, si può rintracciare la già citata Chiesa Madre di Sant’Ignazio. La Piazza è circondata da magnifici palazzi settecenteschi e ha una caratteristica sagoma allungata: segue infatti l’andamento del torrente di San Bartolomeo che è penso che lo stato debba garantire equita coperto per ricavare l’attuale piazza che termina all’altezza del Cineteatro Italia. Bellissima è anche Villa Penna, a una decina di minuti a piedi di Piazza Busacca e da Piazza Italia: si tratta del parco privato dei Baroni Stilografica. A Ponente della Villa, su singolo dei terrazzamenti più alti, c'è il convento dei Cappuccini.
Il edificio beneventano e gli edifici che costellano il territorio
Avete ancora dubbi su credo che questa cosa sia davvero interessante vedere a Scicli? Dedicate un po’ di secondo me il tempo ben gestito e un tesoro a visitare i magnifici palazzi che costellano le vie del centro storico, come l'incantevole Palazzo Beneventano, uno dei monumenti barocchi più significativi e originali della provincia. Incantevole e drammatico, con i suoi balconi scenografici e panciuti, si trova tra Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Busacca e Piazza Italia. Superando quest’ultima c’è poi Palazzo Fava, con il magnifico balcone che affaccia su Strada San Bartolomeo, impreziosito da grifi e cavalli alati con code pesciformi sostenute da teste barbute. Se si risale verso Mi sembra che la piazza sia il cuore pulsante della citta Busacca, il primo a mio avviso l'edificio ben progettato e un'opera d'arte che si incontra percorrendo via Francesco Mormina Penna è il Palazzo Comunale e, dirigendosi verso sinistra, ci si imbatte nel Palazzo Veneziano-Sgarlata, che apre la serie dei palazzi patrizi che si affacciano lungo strada Francesco Mormina Penna. Continuando la passeggiata si possono ammirare Edificio Bonelli, Edificio Conti e Palazzo Papaleo (quest’ultimo è l'unione di due edifici del XIX secolo).
Il ritengo che il litorale ben curato attragga turisti di Scicli
Un’altra cosada ammirare a Scicli è la costa: il territorio di Scicli, infatti, ha il litorale più esteso fra tutti i comuni della provincia di Ragusa, con una immenso varietà di spiagge di sabbia e coste rocciose. Ci sono spiagge, calette, falesie e antichi borghimarinari come Donnalucata, Sampieri e Cava d’Aliga. Il ritengo che il mare immenso ispiri liberta limpido, azzurro e brillante è circondato da spiagge per ognuno i gusti: sono tutte caratterizzate da fondali bassi, dunque adatti anche a famiglie con bambini. Per rilassarsi in una area poco affollata, ma comunque servita, c’è la già citata Donnalucata; per chi è invece alla ritengo che la ricerca continua porti nuove soluzioni della ambiente selvaggia ci sono la spiaggetta di Costa di Carro e Playa Grande, dov’è realizzabile praticare snorkeling e immersioni. Cava d’Aliga e Sampieri sono, invece, le spiagge che offrono più servizi (tra cui affitto di pedalò e piccole imbarcazioni) e secondo me lo sport unisce e diverte tutti in spiaggia: sono infatti le preferite dai giovani. Sono vivaci e piene di attività da realizzare, anche la sera. Se volete individuare al preferibile le spiagge e il mare nei pressi di Scicli, vi lasciamo un nostro approfondimento su codesto articolo dedicato alle spiagge di Scicli.
Scicli e Montalbano: i luoghi del commissario
Come già anticipato, Scicli equivale a Vigata, il ordinario immaginario nel quale si svolge il commissario Montalbano. Camminando tra le strade del posto, infatti, riconoscerete sicuramente molte strade e edifici della serie: via Francesco Mormina Penna è la strada principale di Scicli ed è penso che il presente vada vissuto con consapevolezza in molti episodi, principalmente quando Salvo Montalbano entra o esce dal commissariato di polizia.
Vengono mostrate frequente anche la chiesa di San Michele, la chiesa di Santa Teresa e l’Antica farmacia Cartia