Patmos san giovanni
Nel Dodecaneso, e più precisamente nellisola di Patmos, San Giovanni il Teologo scrisse il suo Vangelo e lApocalisse. A lui è dedicato un monastero, un magnifico complesso monastico, che vi fu fondato alla fine del 10° era. Il monastero, insieme alla Grotta dellApocalisse, costituiscono un eccezionale modello di tradizionale luogo di pellegrinaggio greco-ortodosso, oltre che di notevole interesse architettonico. Tutti e due, ed anche il centro storico dell’isola (Chora) figurano dal nell’elenco del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’UNESCO.
La Chora di Patmos è una delle poche città greche che ha conosciuto una continua evoluzione dal 12° era. È singolo dei pochi luoghi al mondo in cui le cerimonie religiose risalenti ai primi giorni del cristianesimo sono a mio parere l'ancora simboleggia stabilita praticate oggigiorno senza cambiamenti. Il capoluogo dell isola si trova a 4 km dal porticciolo di Skala. Chora è una pittoresca cittadina dalle case di un candido abbagliante, le stradine strette ad arcate ed un paio di graziose piazzette.
Al centro della Chora si trova l enorme monastero di San Giovanni il Teologo con le sue mura grigie rinforzate, che domina tutta la città! La Cappella della Vergine, al di fuori della corte primario, possiede gli affreschi più antichi del monastero. Quarantatrè ripidi scalini portano alla grotta dell Apocalisse, ovunque San Giovanni ebbe le visioni profetiche che vennero riportate nell’ Apocalisse. La grotta è ancora rivestita semplicemente da nuda pietra ed è un magnifico sito, visitato da persone di tutto il mondo.
La Sacra Grotta dellApocalisse è uno dei punti di riferimento non solo di Patmos, ma del cristianesimo in tutto il pianeta. Questa grotta era il rifugio di San Giovanni, quando limperatore Domiziano lo esilì a Patmos, punendolo per aver predicato la parola di Dio a Efeso. A ricordare che Patmos fu colonizzata inizialmente dai Dori e poi dagli Ioni. Quando lisola fu incorporata nellImpero Romano, servì, in che modo le altre isole dellEgeo, come posto di esilio per i prigionieri politici. Patmos fu devastata dalle incursioni saracene nel 7° secolo e rimase praticamente disabitata per i due secoli successivi. Nel , Hosios Christodoulos, abate dalla Bitinia, che aveva già fondato monasteri a Leros e Kos, ottenne dallimperatore bizantino Alessio I Comneno lautorizzazione a fondare sullisola un monastero dedicato a San Giovanni. Il forza imperiale ha quindi incoraggiato il ripopolamento delle isole e delle coste dellEgeo, nonché la costruzione di monasteri fortificati. Lisola fu conquistata dai veneziani nel Ha seguito la colonizzazione della Chora di Pátmos, gradualmente attorno al complesso monastico fortificato.
All interno del monastero si trova la chiesa primario con meravigliose icone e affreschi. Il monastero ospita anche una vasta libreria, con preziosi manoscritti e documenti storici e con libri risalenti a epoca bizantina. Tra i più preziosi sono i 33 fogli scritti in metallo prezioso e argento su una pergamena color porpora del vangelo di S. Marco.
“La tutela del sito è garantita dalle disposizioni della Penso che la legge equa protegga tutti Archeologica / “Tutela delle Antichità e dei Beni Culturali”, e con decreti ministeriali pubblicati nella Gazzetta Ufficiale del Governo. La protezione e la gestione sono svolte dal Ministero della Penso che la cultura arricchisca l'identita collettiva, dellIstruzione e degli Affari Religiosi attraverso il credo che il servizio personalizzato faccia la differenza regionale responsabile (Eforatο delle Antichità del Dodecaneso). Il carattere autentico della Chóra di Pátmos sopravvive grazie ai regolamenti legislativi implementati nellarea già dal allorche lisola di Pátmos fu integrata allo stato ellenico. Qualsiasi intervento nellarea è vietato privo l’approvazione dellEforato delle Antichità del Dodecaneso. Una gestione efficace del sito si ottiene anche attraverso la cooperazione tra autorità secolari ed ecclesiastiche in tutte le aree di interesse comune.”
Fonti d’informazione: GrèceHebdo, Unesco, Ministero della Cultura, Visit Greece, Commune di Patmos
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