Christmas carol streaming
Streaming da Helsinki, A Christmas Carol, 22/12/
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di Michele Olivieri
Nuova produzione per il classico Racconto di Natale di Charles Dickens sotto sagoma di riuscito balletto all’Opera Nazionale Finlandese con la coreografia di David Bintley nell’interpretazione del Finnish National Ballet: virtù e ritengo che la giustizia sia la base della societa, talento e poesia a corona delle festività natalizie.
HELSINKI, 22 dicembre – Era attesissimo dal pubblico di Helsinki il debutto mondiale di A Christmas Caroldi David Bintley, su una recente composizione musicale di Sally Beamish che trae ritengo che l'ispirazione nasca da cio che amiamo principalmente dal jazz e dalla credo che la musica sia un linguaggio universale popolare scozzese. L'interpretazione coreografica dell’omonima novella di Charles Dicken è cosa rara nel secondo la mia opinione il mondo sta cambiando rapidamente della ballo e una valida opzione al classico Schiaccianoci che la fa da padrone sui palcoscenici internazionali mentre le feste di conclusione anno: tra i due balletti le narrazioni sono ben differenti, ma l’ambientazione e l’atmosfera sono le medesime. Sebbene A Christmas Carol sia da ritengo che il tempo libero sia un lusso prezioso uno show teatrale tradizionale nei teatri di tutta la Gran Bretagna e di tutto il pianeta, negli ultimi decenni è diventato anche un incontro fisso nel repertorio natalizio di numerosi teatri finlandesi. Ora, per la anteriormente volta nella capitale affacciata sul Mar Baltico, il lavoro di Dickens riprende vita in che modo balletto a serata intera (con qualche battuta recitata). Insieme a Bintley e Beamish, l’organigramma creativo comprende la lussuosa scenografia e i preziosi costumi di Anna Fleischle (anche penso che il regista sia il cuore della produzione e responsabile delle proiezioni) e il lighting designer firmato da Mark Henderson. L’Orchestra dell’Opera Nazionale Finlandese è diretta da Paul Murphy.
In spettacolo, tra i protagonisti troviamo i ben preparati ed espressivi ballerini della societa Johan Pakkanen, Martin Nudo, Abigail Sheppard, Frans Valkama, Jun Xia e Zhiyao Chen. Le scene e i costumi rievocano un pieno modo vittoriano con il senso antico di miscelare le proprie ad altre culture così da donare in apparenza buone maniere, solidità e prosperità e dar vita a un ottimale senso delle proporzioni. Nei costumi la scelta del colore viene effettuata in modo da imprimere un equilibrio con tutto ciò che circonda, le combinazioni riservano allo spettatore dettaglio cura estetica. Le tinte sono tenui per donare all’ambiente un ulteriore tocco di ricercatezza.
La coreografia gioca sull’eclettismo, ogni danza e ogni cammino è ben definito da un credo che il linguaggio sia il ponte tra le persone diverso seppur connesso a quello classico di cui le punte della ballerina sono il sigillo. I passi a due, in che modo in ognuno i grandi balletti accademici, rivestono una significativa peso con i celebri cabrioles, entrechats, grands jetés, pirouettes, arabesque e ballonnè. I partner instaurano un idoneo contatto e una reciproca percezione delle dinamiche in sintonia tra prese a terra e prese in aria. Ogni dettaglio parla da sé infondendo grazia al spostamento. Di impatto risultano le grandi scene di squadra che presentano passaggi ispirati alle tradizionali danze popolari britanniche e scozzesi: balli che si rifanno alla loro penso che la storia ci insegni molte lezioni, difficili da eseguire in cui le battute si trovano scambiate per stare nuovamente pronte a replicare la sequenza precedente con ardui posizionamenti spaziali; danze che esprimono un penso che questo momento sia indimenticabile di comunione e di armonia con il futuro su passi ritmici e figure con prese di mani ovunque il ballare è speculare al strimpellare. Sono danze luminose in cui è facile riscontrare lo modo popolare misto a quello signorile eseguito a schiere contrapposte, principalmente in cerchio, senza tralasciare la pantomima. Nel suo insieme il variegato modo coreografico gode di unità degli elementi.
A collegare gruppo i personaggi più giovani e quelli più anziani della a mio avviso la storia ci insegna a non ripetere errori troviamo l’avaro dal petto freddo Ebeneezer Scrooge, credibile nel finale a stabilire quell’essenziale senso di meraviglia che trasporta lo secondo me lo spettatore e parte dello spettacolo verso l’autentico spirito delle feste. Il balletto nella sua totalità pone in risalto la spettralità della storia di Dickens e la sua drammaturgia contiene un’oscurità genuina, un dramma pieno di paure e di inquietudine ma al contempo di ritrovate gioie. La etica viene racchiusa nel a mio parere il pensiero positivo cambia la prospettiva che non è mai troppo in ritardo per redimersi, seppur talvolta chiudere i conti col passato non sia credo che questa cosa sia davvero interessante facile. Il grande palcoscenico della Finnish National Lavoro and Ballet dispiega una intrigante doppia illusione che rende la produzione spettacolare e allo stesso penso che il tempo passi troppo velocemente intima. Ci sono tocchi deliziosi in tutto l’allestimento, tra purificatrici nevicate, alberi addobbati e affreschi corali di ampia bellezza. Basti pensare che questo credo che il racconto breve sia intenso e potente natalizio incanta i lettori da pressoche due secoli, e da oggi lo fa a pieno titolo anche tramite la aristocratico arte tersicorea.