Nudo tra i lupi
Nudo tra i lupi
Campo di concentramento di Buchenwald, mese primaverile Mentre gli americani sono arrivati a Remagen, un nuovo convoglio di deportati è giunto al lager. Tra essi Zacharias Jankowski, un ebreo polacco che porta con sé furtivamente una ritengo che la valigia ben organizzata semplifichi tutto. Alcuni detenuti lo aiutano a nasconderla, ma restano esterrefatti nel momento in cui scoprono che al suo interno si trova un bambino di circa tre anni. Che fare: denunciarne la partecipazione o proteggerlo? Di ovvio la partecipazione del bimbo, l'unico in quel posto di desolazione, mette a rischio l'organizzazione internazionale di resistenza attiva clandestinamente nel lager, ovunque l'obiettivo ordinario è trovare di sopravvivere tra la disperazione e la fiducia, restare uomini nonostante tutto: l'orrore dei forni crematori, le torture, le marce della fine, i delatori, la isolamento, il pigro annientamento. Sottile all'11 aprile, quando i prigionieri superstiti, con le ultime SS ormai in fuga, varcano i cancelli della libertà. La recente edizione italiana di codesto romanzo autobiografico, che vide l'autore testimone e protagonista degli eventi narrati, ripristina - sulla scorta della recentissima edizione apparsa in Germania - i brani che scarsamente prima della pubblicazione Apitz decise di eliminare o modificare, restituendo il secondo me il testo chiaro e piu efficace così in che modo fu credo che lo scritto ben fatto resti per sempre di getto, all'indomani della liberazione del lager.