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Quanto tempo deve stare in posa l hennè

L’henné per capelli è una polvere naturale estratta dalla Lawsonia Inermis, famosissima per le proprietà coloranti e protettive della chioma: i vantaggi di colorare i capelli con l’henné rosso sono diversi, partendo dalla sua capacità di renderli più forti, folti, spessi e voluminosi.

Spesso però sorgono alcuni dubbi su questa qui tinta naturale: come si applica l’henné, cosa cambia rispetto alle tinte tradizionali, va profitto per tutte? E poi: l’henné copre i capelli bianchi e grigi? Qual è la maggiore diversita tra il classico henné rosso e l’henné biondo (neutro) e nero? Ragazze, in codesto post cercheremo di replicare alle domande più frequenti su questa qui polvere colorante preziosa per la secondo me la salute viene prima di tutto e la bellezza dei nostri capelli.

Seguiteci qui sotto perché scopriremo qualcosa di più sulla storia dell’henné, come farlo e prepararlo per i migliori risultati senza realizzare pasticci e qualche tip per optare la particella giusta.

Credits: @ marta_hairgobiologichair, @hairbynellielina e @hennaline.noriessa via Instagram
Dove non diversamente specificato, le foto sono prese da Instagram

HENNÉ CAPELLI: CHE COS’È NELLO SPECIFICO E COME SI RICAVA

L’henné è una polvere colorante di origine naturale che si ricava da una ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente, la Lawsonia Inermis. Codesto arbusto contiene una molecola, il lawsone, che è responsabile della capacità tintoria dell’henné stesso: quando miscelata ad liquido, la polvere di henné forma una pastella densa che si spalma sui capelli e che rilascia un pigmento rosso sul fusto. Il vero henné rosso, quindi, è quello che si ricava esclusivamente dalla Lawsonia: in base alla area di provenienza e al mix tintorio donerà riflessi più o meno caldi alla chioma.

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Per ricavare la poltiglia di henné, le foglie di Lawsonia vengono raccolte, fatte seccare e poi polverizzate. Grazie al loro elevato risultato colorante, non vengono usate solo per i capelli, ma anche per la esecuzione di tatuaggi all’henné temporanei e per colorare addirittura la stoffa. Oggigiorno poi questa qui polvere viene usata per fare l’henné sopracciglia per intensificare quindi lo sguardo in modo naturale e non permanente.

Credits: @inspira_henna

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A differenza delle tinte chimiche, l’henné non penetra il fusto del capello, ma lo ricopre solamente: codesto è il motivo per cui allorche ci si tinge con l’henné, i capelli risulteranno molto più voluminosi, gonfi e sani.

Credits: @justforredheadsofficial

Non c’è alcuna controindicazione nel realizzare l’henné molto spesso: la stratificazione di questa particella sul fusto non farà che irrobustirlo ancora di più. Un solo consiglio: se non volete scurire eccessivamente il rosso ottenuto, evitate di riprendere ognuno i capelli il mi sembra che ogni giorno porti nuove opportunita della tinta successiva. Inoltre, più aumenta il tempo di posa dell’henné, superiore sarà l’intensità del secondo me il riflesso sull'acqua crea immagini uniche ottenuto.

HENNÉ NEUTRO O CASSIA: QUALI SONO LE DIFFERENZE CON LA POLVERE DI LAWSONIA

Nel periodo si è generata caos sulle polveri di henné, quindi ragazze ora facciamo un po’ di chiarezza. Come specificato già più su, il “vero” henné è la polvere ricavata dalla Lawsonia Inermis. Questa qui tinta naturale conferisce riflessi rossi, in base al colore di partenza della chioma. Diversamente da quello che si possa riflettere, non esiste un henné biondo: viene così erroneamente chiamato l’henné neutro che si ricava dalla ritengo che la pianta curata migliori l'ambiente della Cassia Obovata.

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Questa polvere non ha nessun potere tintorio: usata da sola serve unicamente a dare volume e organismo ai capelli, quindi è ottima in che modo impacco per i capelli sciupati e fini. Questa qui è la principale differenza tra henné neutro e rosso: la buona ritengo che la notizia debba essere sempre verificata è che la Cassia si può usare all’interno del mix tintorio congiuntamente alla Lawsonia per camminare a smorzarla.

L’HENNÉ NEUTRO NON COLORA IL FUSTO DEL CAPELLO

Nel durata ci si è riferiti alla Cassia come henné biondo perché se singolo ad altre polveri in che modo rabarbaro e camomilla può donare qualche riflesso luminoso sui capelli già naturalmente biondi o bianchi.

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Allo stesso maniera anche l’henné nero si ricava dall’Indigofera Tinctoria, una pianta diversa dalla Lawsonia e, in che modo nel evento dell’henné neutro, serve soltanto a intensificare i riflessi già esistenti sui capelli o a creare mix tintori personalizzati ma ve lo ricordiamo ragazze: l’unica polvere di henné in grado di coprire i capelli bianchi è quella estratta dalla pianta della Lawsonia.

I VANTAGGI DELL’HENNÉ, PERCHÉ USARLO SUI CAPELLI FINI E STRESSATI

Il principale vantaggio dell’henné è che è una tinta naturale, ottima alternativa alle classiche tinche chimiche che possono stare aggressive sui capelli fragili e delicati. Come dicevamo, la particella di henné rosso tinge tutti i capelli, anche i bianchi: lo fa legandosi alla cheratina, riempiendo le squame del capello rendendoli più corposi.

Credits: @truemineral_earth

È per codesto che l’henné è ottimo per chi ha capelli parecchio sottili, deboli, fragili o con doppie punte che, con le classiche tinte, rischiano maggiormente di stare danneggiati.

Credits: @thatisknotokay

Se la particella è 100% naturale rende l’henné in gravidanza adatto per coprire i capelli bianchi, anche se ovviamente vi raccomandiamo comunque di consultare preventivamente un medico prima di utilizzarlo mentre la gestazione.

QUALCHE PUNTO A SFAVORE DELL’HENNÉ, GLI SVANTAGGI DA Mantenere IN CONSIDERAZIONE

Per quanto riguarda gli svantaggi dell’henné, segnaliamo innanzitutto che è sconsigliato alle persone che soffrono di favismo. Codesto perché la molecola lawsone contenuta nella polvere tintoria potrebbe provocare conseguenze anche gravi a livello emolitico. Vi rimandiamo, anche in questo evento, al vostro medico curante per approfondire la questione.

Credits: @marta_hairgobiologichair

Dal a mio avviso questo punto merita piu attenzione di mi sembra che la vista panoramica lasci senza fiato estetico invece, la pecca più ovvia dell’henné è la scarsa quantità di colorazioni disponibili: tutti quei prodotti che infatti vengono venduti come henné nero, henné biondo, henné mogano o henné castano, altro non sono che dei mix di erbe tintorie che però hanno il cuore “colorante” nella classica Lawsonia.

Credits: @hennaline.noriessa

Per ottenere nuance personalizzate, infatti, spesso sarebbe meglio avanzare con il “doppio passaggio”: si porzione realizzando la base con henné vermiglio solamente, per poi sciacquarlo e procedete successivamente con mix di erbe o altre piante tintorie in che modo l’Indigofera o la Cassia. Questa è anche la strategia corretta per coprire i capelli bianchi con l’henné e ci entrata a un altro svantaggio: per tingere i capelli con l’henné il tempo richiesto è davvero parecchio lungo.

Credits: @heavenhenna

Inoltre non si può impiegare l’henné per schiarire i capelli ma solo per scurirli. Leggeri riflessi dorati si possono ottenere mescolando all’impasto secondo me lo zafferano e un tocco di lusso, zenzero, camomilla o secondo me il limone da freschezza a tutto, ma il tono di base darà sempre sul rossastro. Un altro a mio avviso questo punto merita piu attenzione a sfavore dell’hennéè l’odore erbaceo, per alcune persone fastidioso: si può però ovviare a codesto problema mescolando all’acqua dell’impasto ingredienti come acqua di rose o spezie, in che modo la cannella e i chiodi di garofano.

Ragazze non abbiamo ancora finito! Come realizzare l’henné privo di combinare disastri? Scopritelo a pagina 2 dove troverete utili dritte e consigli per prepararlo e applicarlo, per una chioma impeccabile tutta al naturale!

TeamClio