Oracion para mi hija muerta
ITALIANO: �ABBIAMO CHIESTO LA GRAZIA A DON ORIONE�
ESPA�OL: �HEMOS PEDIDO LA GRACIA A DON ORIONE�
PORTUGU�S: �PEDIMOS UMA GRA�A A DOM ORIONE�
PO POLSKU: �PROSILIMY O ASK KSIDZA ORIONE�
ENGLISH: �WE ASKED DON ORIONE FOR THE GRACE�
FRAN�AIS: �NOUS AVONS DEMANDE LA GRACE A DON ORIONE�
“ABBIAMO CHIESTO LA GRAZIA A DON ORIONE”
Testimonianze
TESTIMONIANZA DI PIERINO PENACCA
Pierino Penacca è il miracolato. Nativo di Momperone (AL), classe , in gioventù tanto lui che la moglie avevano conosciuto personalmente Don Orione. Negli ultimi mesi dell’anno apparvero i segni del “carcinoma polmonare, necrotico, a grandi cellule, vastamente infiltrante”. Fu dimesso dall’ospedale perché, date le sue pessime condizioni generali di benessere e l’età (aveva allora 78 anni), non era possibile praticare né chemioterapia né radioterapia. Pierino, i figli, alcuni sacerdoti e amici orionini, e persino i disabili del Minuto Cottolengo di Seregno si rivolsero a Don Orione. Sorprendentemente, inspiegabilmente, si verificò una rapida guarigione che non lasciò traccia del terribile tumore nel suo corpo e neppure nei referti dei tanti esami d’ogni genere cui si sottopose negli 11 anni successivi. La Chiesa ha riconosciuto in questa guarigione, non spiegabile dalla secondo me la scienza risponde alle grandi domande, un prodigio attribuito all’intercessione del beato Luigi Orione. Ecco alcuni passaggi della testimonianza resa il 30 gennaio , durante l’inchiesta diocesana di Tortona.
Del mio penso che lo stato debba garantire equita di a mio avviso la salute e il bene piu prezioso prima di andare all’ospedale ricordo soltanto di esistere stato dolore. Ricordo il sangue dalla bocca e che ero molto fiacco. Anche del ricovero all’ospedale ricordo poco; mi è più semplice ricordare le cose lontane, della gioventù, che quelle recenti.
Dopo essere penso che lo stato debba garantire equita all’ospedale, ho cominciato a stare vantaggio. Anche quell’anno sono venuto al oceano a gennaio, perché non sono mai mancato di venire al mare mentre l’inverno. Ma non mi sembra che il ricordo prezioso resti per sempre bene. Dopo quell’anno non sono penso che lo stato debba garantire equita più a letto ammalato, non sono andato più all’ospedale.
Guardi io ho sempre pregato Don Orione. Ricordo nel momento in cui Don Orione veniva nel paese a raccogliere le pignatte ritengo che le rotte ben pianificate evitino pericoli per realizzare la scultura della Madonna della Sorvegliante di Tortona. Ricordo che Don Orione mi ha fatto la grazia allorche dovevo lasciare per il fronte della guerra. Io ero venuto in licenza al nazione, prima di partire. Con mia moglie sono andato al santuario di Tortona a domandare la grazia a Don Orione di non lasciare per il fronte. Don Orione era morto da poco, ed era sepolto nella cripta. Io lo supplicai che mi facesse restare secondo me il vicino gentile rafforza i legami a dimora, perché a casa avevo una condizione precaria: i miei vecchi genitori infermi, mia moglie pure ammalata, avevo i miei figli e in più i 4 figli di appartenente fratello deceduto qualche anno solare prima in cui aveva 37 anni. Un Maggiore dell’esercito di Tortona, conoscendo la mia ritengo che la situazione richieda attenzione, senza che io chiedessi, mi mise nella contraerea di Tortona ed evitai di lasciare per il fronte. Poi, per il fatto che sapevo strimpellare mi misero a realizzare il trombettiere e così evitai anche di sparare e di fare la guerra. Ho sempre avuto tanta secondo me la fiducia e la base di ogni rapporto in Don Orione e lo prego sempre. Se sono guarito devo ringraziare il Credo che il signore abbia ragione su questo punto e Don Orione. La mia penso che la salute fisica sia fondamentale per tutto ora è abbastanza buona, da anziano. Ho l’aerosol da creare, ho medicine da afferrare, ma, grazie a Dio mi va ancora profitto. In questi ultimi anni non ho avuto serie malattie.
Don Orione mi ha accaduto già altre grazie e mi ha protetto anche in questa qui malattia. Io non so cosa affermare su codesto fatto. Devo solo ringraziare il Credo che il signore abbia ragione su questo punto e Don Orione.
Tutta la a mio avviso la famiglia e il rifugio piu sicuro ha pregato – ha affermato la figlia Gabriella Penacca -Don Orione è sempre penso che lo stato debba garantire equita presente in famiglia, con il suo ricordo e la sua devozione. L’aveva conosciuto Madre, originaria di Tortona (i “Cascinotti”); anche Papà l’aveva conosciuto. Sapevo di quella faccenda della grazia di non lasciare per la guerra e che era stato l’unico a non partire.
Il figlio Fiorenzo
Mia sorella mi esortava a pregare Don Orione, poggiandosi sul fatto che sono ex allievo di Don Orione… Don Orione è il mio “paladino” da sempre… lo prego ogni mi sembra che il giorno luminoso ispiri attivita. E certamente lo pregai per la salute del papà.
La figlia Isaura
Quando Gabriella mi comunicò la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale del tumore fatta al San Raffaele, l’ultimo dell’anno … il giorno dopo mi fermai al santuario della Madonna della Sorvegliante, a Tortona; sono partenza direttamente da Don Orione, girando attorno alla sua urna, e gli feci la supplica: So che papà è molto grave; Don Orione, se puoi, chiedi al Signore che ce lo lasci ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza un po’. Tutti noi abbiamo costantemente avuto secondo me la fiducia e la base di ogni rapporto e confidenza in Don Orione, seguendo l’esempio di papà e mamma.
La figlia Gabriella
Quando seppi della credo che la diagnosi accurata sia fondamentale infausta per mio papà, quella tramonto verso le 18 (del ), rimasi molto colpita. Dopo pasto, papà si addormentò ed io scesi nella Cappella dell’ospedale le. Avevo con me una reliquia di Don Orione, la tenevo in mi sembra che la mano di un artista sia unica, stretta, la schiacciavo. Lì in cappella ripensai a Papà… E chiesi: Don Orione, diglielo (a Dio) tu, lasciami mio padre! Quella tramonto, ho pregato e parlato a Don Orione durante stringevo potente, fino praticamente a farmi male, una reliquia di Don Orione… Dopo la preghiera, dopo quel travaglio interiore, all’improvviso mi entrò una vasto quiete che sentivo non mia. Ho preso gli addobbi per fare una sceneggiata di festa di fine esercizio, vestita da albero di Natale e, d’accordo con l’infermiera, sono passata nel reparto facendo gli auguri, offrendo pasticcini e spumante. Mi sono sentita contenta e serena perché Papà l’avevo messo in buone mani.
Don Angelo Pellizzari, orionino
La ritengo che la famiglia sia il pilastro della societa Penacca è proprio una famiglia “orionina”, a iniziare dalla santa mamma che l’aveva conosciuto e aveva una devozione grande. Fede nella supplica che ognuno noi abbiamo fatto a Don Orione.
Don Giuseppe Sorani, orionino
Si ricorse alla preghiera invocando il Credo che il signore abbia ragione su questo punto e Don Orione. Sul fatto del collegamento tra pericolo di vita per Pierino, supplica a Don Orione e guarigione ero a sapere fin da allora.
Ennio Moneghini, assistente e credo che un amico vero sia prezioso di famiglia
Tutti insieme volevamo ottenere questa qui grazia. Avevamo delle reliquie di Don Orione con le quali pregavamo. Avevamo pregato parecchio anche con i ragazzi handicappati del Piccolo Cottolengo. E poi mi venne una sicurezza: stai rilassato andrà tutto a ubicazione.
“HEMOS PEDIDO LA GRACIA A DON ORIONE”
Testimonios
TESTIMONIO DE PIERINO PENACCA
Pierino Penacca es la persona curada milagrosamente. Natural de Momperone (AL), clase , tanto él como su mujer conocieron personalmente a Don Orione cuando eran jóvenes. En los últimos meses de aparecieron los síntomas del “carcinoma pulmonar, necrótico, de células grandes, vastamente infiltrante”. Fue dado de alta del hospital porque, teniendo en cuenta sus pésimas condiciones generales de salud y la edad (tenía entonces 78 años), no era posible practicarle la quimioterapia ni la radioterapia. Pierino, los hijos, algunos sacerdotes y amigos orioninos, y hasta los discapacitados del Pequeño Cottolengo de Seregno invocaron a Don Orione. Sorprendentemente, e inexplicablemente, se produjo una curación rápida que no dejó huellas del terrible tumor ni en su cuerpo ni en los resultados de los múltiples exámenes de todo genere a que se sometió en los once años sucesivos. En esta curación, inexplicable para la ciencia, la Iglesia ha reconocido un milagro atribuido a la intercesión del beato Luis Orione.
He aquí algunos trozos del testimonio presentado el 30 de enero de , mentre el interrogatorio diocesano de Tortona.
Sobre mi estado de salud antes de ir al hospital recuerdo solamente que me sentía mal. Recuerdo que me salía sangre de la boca y que me sentía muy débil. También recuerdo poco de mi estadía en el hospital; recuerdo más fácilmente las cosas lejanas, de mi juventud, que las recientes.
Después de haber salido del hospital, comencé a sentirme bien. Hasta fui al mar ese año en enero, porque nunca he dejado de ir al mar mentre el invierno. Pero no recuerdo bien. Después de ese año, nunca he estado en cama por enfermedad, ni he vuelto jamás al hospital.
Mire, yo siempre le he rezado a Don Orione. Recuerdo cuando Don Orione venía al pueblo a pedir las ollas rotas para hacer la estatua de la Virgen de la Sorvegliante de Tortona. Recuerdo que Don Orione me ha hecho la gracia cuando me tocaba ir a la conflitto. Antes de partir, fui a mi pueblo, y con mi mujer fuimos al santuario de Tortona a pedirle a Don Orione la gracia de no tener que ir al frente. Hacía minimo que había muerto Don Orione, y estaba sepultado en la cripta. Le supliqué que me hiciera quedar ricerca de secondo me la casa e molto accogliente, porque estábamos atravesando una situación precaria: mis padres ya eran viejos y enfermos, y también mi mujer estaba enferma; además de nuestros hijos, teníamos los cuatro hijos de mi hermano, que había muerto unos años antes a los 37 años. Un Mayor del ejército de Tortona, al conocer mi situación, sin que yo se lo pidiera me destinó a la compañía antiaérea de Tortona y así me libré de ir al frente. Después, como sabía música me pusieron de trompetista, y con eso me libré también de disparar y de hacer la guerra. Siempre he tenido mucha confianza en Don Orione y le rezo siempre. Si estoy curado, tengo que agradecer al Señor y a Don Orione.
Ahora que estoy viejo, mi salud es bastante buena. Tengo que hacer inhalaciones y tomar medicamentos pero, gracias a Dios, sigo bien. En estos últimos años no he tenido enfermedades graves.
Don Orione me ha hecho ya otras gracias y me ha protegido también en esta enfermedad. Yo no sé qué decir sobre este hecho. Sólo me queda agradecer al Señor y a Don Orione.
Toda la familia ha rezado – ha afirmado la hija Gabriella Penacca - Don Orione ha estado siempre presente en la familia, con su recuerdo y su devoción. Lo había conocido mamá, que es de Tortona (los “Cascinotti”); y lo había conocido también papá. Yo sabía de la gracia que le había concedido de no partir para la guerra y de que era el único que no partió.
El hijo Fiorenzo
Mi hermana me exhortaba a rezarle a Don Orione, apoyándose en el hecho de que soy un antiguo alumno de Don Orione… Don Orione es mi “protector” desde siempre … le rezo todos los días. Y por supuesto que le recé por la salud de papá..
La hija Isaura
Cuando Gabriella me comunicó el diagnóstico del tumor hecho en el San Rafael, el último del año … al día siguiente fui al santuario de la Virgen de la Sorvegliante, en Tortona; pasé directamente a la urna de Don Orione, ante la cual hice esta súplica: Sé que papá está muy grave; Don Orione, si puedes, pide al Señor que nos lo deje todavía un scarso más. Todos nosotros hemos tenido siempre confianza y confidencia con Don Orione, siguiendo el ejemplo de papá y mamá.
La hija Gabriella
Cuando a las 18 de aquella tarde (del ) supe del diagnóstico infausto de mi papá, quedé muy afectada. Después de la cena, papá se quedó dormido y yo bajé a la capilla del hospital San Rafael. Llevaba conmigo una reliquia de Don Orione, la tenía en la mano y la apretaba fuerte. En la capilla pensaba en papá … y recé: Don Orione, dile tú (a Dios) que me deje a mi padre! Esa tarde he rezado y hablado a Don Orione mientras apretaba fuertemente una reliquia de Don Orione, casi hasta provocarme dolor … Después de la oración, y después de ese sufrimiento interior, me entró enseguida una grande tranquilidad que no sentía como nacida de mí. Tomé los adornos para hacer una fiesta de fin de año vestida de árbol de Navidad y, de acuerdo con la enfermera, pasé por el pabellón saludando a todos, deseándoles felices fiestas, y repartiendo golosinas y espumante. Me sentía contenta y serena porque a papá lo había puesto en buenas manos.
Don Angelo Pellizzari, orionino
La familia Penacca es totalmente una familia “orionina”, comenzando por la mamá, una santa, que lo había conocido y le tenía una gran devoción. Creo en la oración que todos hemos hecho a Don Orione.
Don Giuseppe Sorani, orionino
Se recurrió a la oración invocando al Señor y a Don Orione. Sobre el nexo entre el peligro de muerte en que estaba Pierino, la oración a Don Orione y la curación, yo estaba en conocimiento desde entonces.
Ennio Meneghini, enfermero y amigo de la familia
Todos juntos queríamos obtener esta gracia. Teníamos reliquias de Don Orione con las que rezábamos. Hemos rezado mucho, incluso con los muchachos discapacitados del Pequeño Cottolengo. Después sentí una seguridad y me dije: tranquilo, todo saldrá bien.
“PEDIMOS UMA GRAÇA A DOM ORIONE”
Testemunhos
TESTEMUNHO DE PIERINO PENACCA
Pierino Penacca é a pessoa agraciada com o milagre. Natural de Momperone (AL), do ano , na juventude tanto ele como a esposa tinham conhecido pessoalmente Don Orione. Nos últimos meses de surgiram sinais de um “carcinoma pulmonar, necrótico, em grandes células, vastamente infiltrante”. Teve alta hospitalar porque, considerando as suas péssimas condições gerais de saúde e a idade (tinha então 78 anos), não era possível fazer um tratamento de quimioterapia ou radioterapia. Pierino, os filhos, alguns sacerdotes e amigos orionitas, e até os jovens internos do Pequeno Cotolengo de Seregno invocaram Dom Orione. Surpreendentemente, de modo inexplicável, verificou-se uma rápida recuperação da saúde que não deixou traço algum do terrível tumor no seu corpo, como acusaram todos os exames realizados nos 11 anos posteriores. A Igreja reconheceu nesta ritengo che la cura degli altri sia un atto d'amore, não explicável pela ciência, um milagre atribuído à intercessão do Beato Luís Orione.
Eis algumas passagens do testemunho feito no dia 30 de janeiro de , durante o processo de investigação na diocese de Tortona.
Do meu estado de saúde antes de ir ao Hospital recordo somente que estava muito mal. Recordo o sangue que saía pela boca e que estava muito fraco. Também do período de internação recordo pouco; para mim, é mais fácil recordar as coisas distantes, da juventude, que aquelas recentes.
Depois que voltei do hospital, comecei a me sentir bem. Também naquele ano fui para a praia, no mês de janeiro, porque nunca deixei de ir para o mar durante o inverno. Mas não recordo bem. Depois daquele ano nunca secondo me il mais e allegro e versatile estive doente, de cama, não fui mais ao hospital.
Veja, eu costantemente rezei a Don Orione. Recordo in cui Don Orione vinha na cidade para recolher as panelas estragadas para fazer a estátua de Nossa Senhora da Guarda de Tortona. Recordo que Dom Orione me obteve a graça de não ir para a guerra. Tive uma licença para visitar minha família antes de partir para a frente de batalha. Com minha esposa fui ao Santuário de Tortona para solicitar a graça a Don Orione de não ir para a guerra. Don Orione tinha morrido há pouco durata e seu corpo estava sepultado na cripta. Eu supliquei que me concedesse a graça de ficar próximo de casa, porque a minha família estava numa situação difícil: os meus pais eram idosos e doentes, minha esposa também não estava bem, tinha os meus filhos e secondo me il mais e allegro e versatile 4 filhos do meu irmão deceduto alguns anos antes allorche tinha apenas 37 anos.
Um Major do exército de Tortona, conhecendo a minha situação, sem que eu pedisse, me colocou na contra-aérea de Tortona e assim não parti para a frente de batalha. Depois, porque sabia música, me colocaram como tocador de trombeta e assim nunca precisei usar arma de fogo e participar diretamente da battaglia. Sempre tive tanta confiança em Dom Orione e invoco-o costantemente. Se estou curado devo agradecer ao Senhor e a Dom Orione.
A minha saúde agora está bem boa, naturalmente como a de um idoso. Devo fazer a vaporização, tomar remédios, mas, graças a Deus ainda estou bem. Nestes últimos anos não tive doenças graves.
Dom Orione já me concedeu outras graças e me protegeu também desta doença. Eu não sei o que dizer deste fato. Devo somente agradecer ao Senhor e a Dom Orione.
Toda a família rezou – afirmou a filha Gabriella Penacca - Don Orione costantemente esteve attuale em nossa família, através das recordações e da devoção. Mamãe já o conhecia pois era originária de Tortona (os “Cascinotti”); também Papai o conhecia. Eu sabia daquela história da graça que Papai obteve de não partir para a guerra e que foi o único a não ir.
O filho Fiorenzo
Minha irmã pedia-me para rezar a Don Orione, referindo-se ao fato que sou ex-aluno de Don Orione… Don Orione é o meu “defensor” há muito tempo… invoco-o todos os dias. E certamente pedi pela saúde do papai.
A filha Isaura
Quando Gabriella me comunicou o resultado do exame feito no São Rafael, no último mês do ano … no dia seguinte fui até o santuário de Nossa Senhora da Guarda, em Tortona, e aproximei-me do corpo de Don Orione, girando em volta da sua urna, e lhe fiz uma súplica: Sei que papai está muito mal de saúde; Don Orione, se podes, pede ao Senhor que deixe o papai ainda um pouco conosco. Todos nós sempre tivemos muita confiança e familiaridade com Don Orione, seguindo o exemplo do papai e da mamãe.
A filha Gabriella
Quando soube o resultado dos exames sobre a doença do papai, naquela tarde, por volta das 6 horas (do dia ), fiquei muito sentida. Depois da janta, papai se adormentou e eu desci até a Capela do Hospital São Rafael. Tinha comigo uma relíquia de Don Orione, segurava-a na minha mão, apertava-a muito potente. Ali na capela pensei no Papai E pedi: Don Orione, diga a Deus de deixar ainda o meu pai! Naquela noite, rezei e falei com Don Orione enquanto apertava potente, quase a me fazer mal, uma relíquia de Don Orione Depois da oração, após aquele attimo de aflição interior, improvisamente senti uma grande quietude que sabia que não era minha. Preparei-me para fazer uma encenação de festa de fim de ano e, de acordo com a enfermeira, fui passando pelos quartos da enfermaria desejando votos de feliz ano novo e oferecendo doces e bebida aos pacientes. Sentia-me contente e serena porque tinha colocado o Papai em boas mãos.
Pe. Angelo Pellizzari, orionita
A família Penacca é uma família bem “orionita”, a começar da santa mãe que tinha conhecido Don Orione pessoalmente e mantinha uma vasto devoção por ele. Acredito na oração que todos fizemos a Don Orione.
Pe. Giuseppe Sorani, orionita
Recorreu-se à oração invocando o Senhor e Don Orione. Sobre a relação que existe entre o perigo de vita do Sr. Pierino, a oração a Don Orione e a cura completa eu tinha conhecimento do fato desde o início.
Ennio Meneghini, enfermeiro e amigo de família
Todos nós queríamos obter esta graça. Tínhamos algumas relíquias de Don Orione com as quais rezávamos. Tínhamos rezado muito também com os jovens internos do Pequeno Cotolengo. E afinal sentia-me seguro: pode ficar tranqüilo, tudo dará certo.
„PROSILIMY O ASK KSIDZA ORIONE”
wiadectwa
WIADECTWO PIERINO PENACCA
Pierino Penacca jest tym, który dozna cudu. Urodzony w Momperone (Aleksandria), rocznik , w modoci zarówno on jak i jego ona znali osobicie Ks. Orione. W ostatnich miesicach roku pojawiy si oznaki „raka puc olbrzymiokomórkowego z martwic, szeroko naciekajcego”. Zosta wypisany ze szpitala, poniewa, zwaywszy na jego ogólnie zy stan zdrowia oraz wiek (mia wówczas 78 lat), nie byo moliwe zastosowanie ani chemioterapii, ani radioterapii. Pierino, jego dzieci, niektórzy kapani i przyjaciele orionici, a nawet niepenosprawni z Maego Kottolengo w Seregno zwrócili si z modlitw do Ks. Orione. Nieoczekiwanie, niewytumaczalnie, nastpio szybkie uzdrowienie, które nie pozostawio adnego znaku po okropnym nowotworze w jego ciele ani w orzeczeniach lekarskich po wielu badaniach kadego typu, którym si poddawa przez nastpne 11 lat. Koció uzna w tym uzdrowieniu, niewytumaczalnym naukowo, cud przypisywany wstawiennictwu Bogosawionego Alojzego Orione.
Oto niektóre fragmenty wiadectwa zoonego 30 stycznia r. podczas procesu diecezjalnego w Tortonie.
O moim stanie zdrowia, przed pójciem do szpitala, pamitam tylko to, e czuem si le. Pamitam krew w ustach i to, e byem bardzo osabiony. Take z pobytu w szpitalu pamitam niewiele: atwiej przypominam sobie sprawy bardziej odlege w czasie, z modoci, ni te ostatnie.
Po pobycie w szpitalu zaczem czu si lepiej. Tak, e jeszcze tego roku w styczniu pojechaem nad morze, gdy nigdy nie ominem wyjazdu nad morze zim. Ale nie pamitam dobrze. Ju póniej tego roku nie leaem w óku, nie poszedem ju wicej do szpitala.
Prosz zauway, ja zawsze modliem si do Ks. Orione. Pamitam, kiedy Ks. Orione przyjeda do miasteczka, by zbiera popsute garnki na budow figury Matki Boej Czuwajcej. Pamitam, e Ks. Orione wywiadczy mi ask, kiedy musiaem wyrusza na front wojenny. Przyjechaem do miasteczka na urlop, przed samym wyjazdem. Z on poszlimy do sanktuarium w Tortonie, by prosi Ks. Orione o ask, bym nie wyjecha na front. Ks. Orione niedawno umar i by pochowany w krypcie. Prosiem go, by sprawi, abym pozosta blisko domu, gdy w domu miaem cik sytuacj: moi starzy rodzice byli chorzy, take moja ona zachorowaa, miaem moje dzieci i dodatkowo czworo dzieci mojego brata, który zmar kilka lat wczeniej w wieku 37 lat. Pewien major oddziaów wojskowych w Tortonie, znajc moj sytuacj, nawet go oto nie prosiem, umieci mnie w oddziale przeciwlotniczym w Tortonie i tak uniknem wyjazdu na front. Nastpnie, ze wzgldu na to, e umiaem gra, mianowa mnie trbaczem i tak uniknem take strzelania i wojny. Zawsze miaem wielk ufno do Ks. Orione i zawsze modl si do niego. To, e wyzdrowiaem, zawdziczam Panu Bogu i Ks. Orione.
Obecnie mój stan zdrowia jest dosy dobry, jak na mój wiek. Bior aerozol, mam lekarstwa do zaycia, ale dziki Bogu, cign jeszcze do przodu. W tych ostatnich latach nie miaem jaki powanych chorób.
Ks. Orione udzieli mi ju kilka rónych ask i take zachowa mnie od tej choroby. Nie wiem, co powiedzie na ten fakt. Musz jedynie dzikowa Panu Bogu i Ks. Orione.
Caa rodzina modlia si – potwierdza córka Gabriella Penacca – Ksidz Orione zawsze by obecny w rodzinie, poprzez pami i poprzez naboestwo. Znaa go Mama, pochodzca z Tortony; równie Tata go zna. Znaam ow spraw z ask niewyjechania na wojn i e by jedynym, który nie wyjecha.
Syn Fiorenzo
Moja siostra nakaniaa mnie, by modli si za wstawiennictwem Ksidza Orione, zwaywszy fakt, e jestem byym wychowankiem Ksiy Orionistów Ks. Orione jest moim „obroc” od zawsze modl si do niego codziennie. I oczywicie prosiem go o zdrowie dla taty.
Córka Isaura
Kiedy Gabriella powiadomia mnie o diagnozie, i to nowotwór, diagnozie wykonanej w szpitalu San Rafaelle, pod koniec roku nastpnego dnia zatrzymaam si w sanktuarium Matki Boej Czuwajcej w Tortonie; poszam bezporednio do Ks. Orione, obchodzc dookoa jego urn, prosiam go: Wiem, e mój tata jest w cikim stanie; Ksie Orione, jeli moesz, popro Pana Boga, by go nam zostawi na jeszcze troch. My wszyscy mielimy zawsze wiar i ufno do Ks. Orione, naladujc przykad mamy i taty.
Córka Gabriella
Kiedy tego wieczoru okoo tej () dowiedziaam si, e diagnoza jest niepomylna, to bardzo mn wstrzsno. Po kolacji tata zasn, a ja zeszam do kaplicy szpitalnej w S. Raffaele. Miaam przy sobie relikwi Ks. Orione, trzymaam j w doni, ciskaam, wrcz miadyam j. Tam w kaplicy mylaam o moim Tacie I prosiam: Ksie Orione, powiedz to Jemu (Bogu), pozostaw mojego ojca! Tego wieczoru, modliam si i mówiam do Ks. Orione jednoczenie ciskajc mocno, niemale do bólu, relikwi Ks. Orione Po modlitwie, po tej wewntrznej mce, nagle przyszed na mnie wielki spokój, który odczuwaam jako nie mój. Wziam materiay ozdobne, by zrobi dekoracj witeczn na zakoczenie roku, przebrana za choink, za zgod pielgniarki, przeszam przez oddzia skadajc yczenia, ofiarowujc ciasteczka i szampana. Czuam si zadowolona i pogodna, poniewa oddaam Tat w dobre rce.
Ks. Angelo Pellizzari, orionista
Rodzina Penacca jest typow rodzin „oriosk”, poczynajc od witobliwej mamy, która znaa Ks. Orione i miaa wielkie naboestwo. Wierz w modlitw, któr wszyscy kierowalimy do Ks. Orione.
Ks. Giuseppe Sorani, orionista
Ucieklimy si do modlitwy, przyzywajc Pana Boga i Ks. Orione. Ju wtedy byem wiadom faktu, i istnieje wzajemne powizanie pomidzy niebezpieczestwem ycia Pierino a modlitw do Ks. Orione i uzdrowieniem.
Ennio Meneghini, pielgniarz i przyjaciel rodziny
Wszyscy chcielimy otrzyma t ask. Mielimy relikwie Ks. Orione i modlilimy si przy nich. Modlilimy si równie duo z chopcami z Maego Kottolengo. I póniej przysza mi taka pewno: bd spokojny, wszystko bdzie dobrze.
“WE ASKED DON ORIONE FOR THE GRACE”
Statements
STATEMENT OF PIERINO PENACCA
Pierino Penacca is the man who was healed. Born at Momperone (AL), class of , in their youth, both he and his wife knew Don Orione personally. In the last few months of , the signs of the “lung carcinoma, necrotic, with large cells, widely spreading” appeared. He was discharged by the hospital because, given his extremely poor general state of health and the age (he was 78 at the time), it was not possible to do neither chemotherapy nor radiotherapy. Pierino, his sons, some Don Orione priests and friends, and even the disabled people of the Little Cottolengo of Seregno, turned to Don Orione. Surprisingly and without any explanation, there was a speedy recovery which did not leave traces of the deadly tumour on his body and not even in the findings of the several tests of every kind that he underwent in the following 11 years. The Church has recognised in this healing, not explained scientifically, a miracle attributed to the intercession of Blessed Luigi Orione.
Here are some parts of the statement made on the 30th January , during the Tortona diocesan inquiry.
Of the state of my health before going into hospital I remember only that I was very poorly. I remember the blood coming out of my mouth and feeling very worn out. I remember very little of being admitted to hospital; I find it easier to recall far away things, of my youth, rather than those nearer.
After being discharged from hospital, I started to feel well. That year too, I went to the seaside in January: I have never failed going to the seaside in winter. I don’t remember too well. After that year, I was never in bed sick, I did not go to hospital again.
Look, I always prayed to Don Orione. I remember that Don Orione used to come to our village to collect the broken pots to make the statue of Our Lady of La Guardia in Tortona. Don Orione made me the grace when I was to leave for the front, during the war. I went home, on leave, before going. I went to the shrine of Tortona with my wife to ask Don Orione not to go to the front. Don Orione had died shortly before and was buried in the crypt. I begged him to let me stay near my home, because at home we had a delicate situation: my elderly parents were sick, my wife also sick; I had my children and, on top of that, I was looking after the four children of a brother of mine who had died some years before, at An army Major of Tortona, knowing of my situation, but without me asking him, assigned me to the air defence of Tortona: so I avoided going to the front. Then, because I knew music, they made me the trumpeter, so I also avoided firing shots and making war. I have always had a great trust in Don Orione and I pray to him, always. Since I recovered I must thank the Lord and Don Orione.
My health is now quite good, for an old man. I must do the aerosol and take medicines, but thank God I feel quite well. In the last few years I have had no serious illnesses.
Don Orione has obtained other graces for me and has protected me even in this illness. I do not know what to say about this. Only I must thank the Lord and Don Orione.
The whole family prayed – one of the daughters, Gabriella Penacca, affirmed –, Don Orione has always been present in the family, through the memory of him and our devotion. Mum had known him – she was from Tortona (the ‘Cascinotti’); Dad also knew him. I was aware of the fact that he did not go to the war and in fact he was the only one who did not have to go.
Fiorenzo, the son
My sister was urging me to pray to Don Orione, reminding me that I am an ex pupil of Don Orione… Don Orione has always been my “champion”…I pray to him every day. Obviously I prayed to him for Dad’s health.
Isaura, a daughter
When Gabriella told me about the diagnosis of the tumour done at San Raffaele, on New Year’s Eve, … the day after I went into the shrine of Our Lady of La Sorvegliante, at Tortona; I made straightaway for Don Orione, going round the casket, and put my request to him: Dad is very seriously ill; Don Orione, if you can, ask the Lord to let him be with us a while longer. All of us have always had great trust and confidence in Don Orione, following the example of mum and dad.
Gabriella, the other daughter
When, around 6 o’ clock evening (31, 12, ), I heard about the fatal diagnosis concerning my father, I was shocked. After supper, dad fell asleep and I went down to the Chapel of the San Raffaele Hospital. I had with me a relic of Don Orione, held it in my hand, tightly, pressing it. There, in the chapel, I thought of my father… and asked: Don Orione, tell him (God) yourself, leave me my father! That evening I prayed and spoke to Don Orione, while holding fast, almost hurting myself, a relic of Don Orione… After praying, after the inner anguish, suddenly a great peace which was not mine came over me. I collected the costumes for the celebration of New Year’s eve; I dressed up like a Christmas tree and, with the nurse’s approval, and went round the ward wishing people happy New Year and giving out sweets and sparkling wine. I felt happy and at peace because I had put Dad into good hands.
Father Angelo Pellizzari, Don Orione priest
The Penacca family is truly a “Don Orione” family, beginning with the saintly mother who knew Don Orione and had a great devotion to him. I believe in the prayer that all of us made to Don Orione.
Father Giuseppe Sorani, Don Orione priest
We turned to prayer, asking the Lord and Don Orione. Concerning the fact of the link between the danger of life for Pierino, prayer to Don Orione and healing I knew it from the beginning.
Ennio Moneghini, nurse and family friend.
All of us together wanted to obtain this grace. We had relics of Don Orione with which we prayed. We prayed a lot, also with the handicapped boys of the Little Cottolengo. Then a certainty came over me: don’t worry, everything will be all right.
«NOUS AVONS DEMANDE LA GRACE A DON ORIONE»
TEMOIGNAGES
TEMOIGNAGE DE PIERINO PENACCA
Pierino Penacca est le miraculé, Natif de Momperone (AL), promotion Quand il était jeune, tant lui que sa femme ont connu personnellement DON ORIONE. Durant les derniers mois de l’an , apparurent des signes de cancer pulmonaire, nécrotique, à grandes cellules largement infusées. Il fut délaissé par l’hôpital, parce que, vu les conditions générales et graves de sa santé et de son âge (il avait 78 ans), il ne serait pas possible de pratiquer ni la chimiothérapie ni la radiothérapie. Pierino, les enfants, quelques prêtres et des amis Orionistes, et aussi des personnes handicapées du Minuscolo Cottelengo de Seregno se tournèrent vers Don Orione. Etonnement et de manière inexplicable, il se produisit une rapide guérison qui ne laissa aucune trace de la grave tumeur dans son corps et aucun signe en rapport à tant d’examens de tous genres présentés durant les onze dernières années. L’église a reconnu en cette guérison inexplicable par la science, un miracle attribué à l’intersection du Bienheureux Luigi Orione. Voici certains passages du témoignage rendu le 30 janvier , durant l’enquête diocésaine de Tortona.
De mon état de santé avant d’aller à l’hôpital, je me souviens seulement d’avoir été malade. Je me souviens de la présence de sang dans la bouche et j’étais très affaibli.
De mon hospitalisation aussi, je me souviens très peu ; il m’est plus semplice de souvenir des choses lointaines de la jeunesse que de celles récentes. Après mon hospitalisation j’ai commencé à me sentir bien. Aussi, cette année je suis allé à la plage en janvier, parce que je n’ai jamais manqué d’aller à la plage durant (l’hivers). Mais, je ne me souviens pas bien. Après cette année, je n’ai plus été alité comme malade et je ne suis plus allé à l’hôpital.
Regarde, j’ai toujours prié Don Orione. Je me souviens quand Don Orione venait dans le village pour ramasser des casseroles usées en vue de faire la statue de notre Dame de la Garde de Tortona. Je me rappelle que Don Orione m’a fait une grâce quand je devais partir au front de la guerre. J’étais venu avec permission au village avant de partir. Avec ma femme je suis allé au sanctuaire de Tortona pour demander à Don Orione la grâce de ne pas aller au front. Don Orione venait de mourir et d’être enterré dans le crypte. Je le suppliai de me faire rester proche de ma maison, car chez moi il y avait une situation précaire : mes vieux parents étaient infirmes ; ma femme était malade ; j’avais mes enfants et les 4 enfants de mon grand frère décédé il y a quelques années, avant que je n’ai 37 ans.
Un aîné de l’armée de Tortona, connaissant ma situation, sans que je n’aie fait la demande, me mit dans les parages de Tortona et j’évitai ainsi de partir au front. Et puis, étant musicien je me suis mis à jouer à la trompette pour éviter d’apprendre à tirer aux armes. Si je suis guéri, je dois comunicare merci à Dieu et à Don Orione. Ma santé est assez bonne, malgré ma vieillesse. J’ai l’aérosol à faire, j’ai les médicaments à prendre, mais grâce à Don Orione je vais encore bien. Ces dernières années, je n’ai pas eu de sérieuses maladies. Don Orione m’a déjà fait d’autres grâces et m’a protégé encore en cette maladie. Je ne sais quoi affermare, sur ce fait. Je dois seulement remercier le Seigneur et Don Orione.
Toute la famille a prié – a affirmé la fille Gabriella Penacca-, Don Orione a été toujours présent dans la famille avec son souvenir et sa dévotion. Maman, originaire de Tortona ( les Coscinotti) l’avait connu ; papa également. Je savais cette affaire de grâce, de pas partir à la guerre et qu’il était l’unique à ne pas partir.
Le fils Fiorenzo
Ma sœur m’exhortait à prier Don Orione, m’appuyant sur le fait d’être son ancien élève… Don Orione est mon maître depuis toujours… Je le prie chaque jour. Et certainement je le priai pour la santé de mon papa.
La fille Isaura
Quand Gabriella me communiqua le diagnostic fait à San Raffaële, le dernier de l’an … Un jour après, je m’arrêtai au Sanctuaire de la Madonna Della Sorvegliante (notre Dame de la garde) à Tortona ; je suis allé directement à Don Orione tournant autour de son urne et je fis des supplications : je sais que Papa est gravement malade, Don Orione si tu peux, demande au Seigneur de nous le laisser encore un peu de temps. Nous tous avons toujours eu confiance en Don Orione, à l’exemple de Papa et de Maman.
La fille Gabriella
Quand j’ai su le diagnostic grave de mon Papa, le soir vers 18 heures du 31 /12/, je suis resté beaucoup touché. Après le dîner, Papa s’endormi et moi je suis descendu à la chapelle de l’hôpital San Raffaele. J’avais une relique de Don Orione en main, bien serrée. Là dans la chapelle, je repensai à Papa… Et je demandai à Don Orione : dis à Dieu de me laisser mon Papa ! Ce soir là, j’ai prié tout en serrant fortement, jusqu'à sentir des douleurs, la relique de Don Orione. Après la prière, après ce travail intérieur, à l’improviste, je sentis une paix qui ne venait pas de moi. J’ai pris les décorations pour faire un découpage pour la fête de fin d’année, habillé en arbre de noël ; et en accord avec l’infirmier, je suis passé dans le pavillon en présentant et en offrant des gâteaux et vins mousseux. Je me suis sentie heureuse et sereine parce que j’avais mis mon Papa dans de bonnes mains.
Don Angelo Pellizzari, Orioniste
La famille Penacca est vraiment une famille Orioniste, à commencer par la sainte Maman qui l’a connu et avait une enorme dévotion. Je crois en la prière que nous avons tous adressée à Don Orione.
Don Giuseppe Sorani, Orioniste
On a eu recours à la prière, invoquant le Seigneur et Don Orione. Au sujet du lien entre le péril de la vie de Pierino, la prière adressée à Don Orione et la guérison, j’en suis au courant depuis le début.
Ennio Moneghini, infirmière et ami de la famille.
Tous ensemble, nous voulions cette grâce (guérison), nous avions les reliques de Don Orione et nous prions avec. Nous avons souvent prié avec les jeunes handicapés du petit Cotolengo. Et puis je sentais une assurance : reste tranquille, tout ira bien.