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Software ripara usb

Come riparare le chiavette USB non funzionanti

di Salvatore Aranzulla

Sei solito trasferire i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste da un dispositivo all’altro avvalendoti della tua leale chiavetta USB ma oggigiorno, collegandola al computer, è arrivata un’amara sorpresa: il drive sembra non funzionare in maniera corretta, tanto da impedirti la visualizzazione dei file al suo interno o, peggio a mio parere l'ancora simboleggia stabilita, non funzionare affatto. Inizialmente ancora di arrenderti all’idea di aver perso i tuoi file e la tua chiavetta, valuta innanzitutto il genere di danno: dai un’occhiata alla chiavetta e verifica se vi sono anomalie fisiche evidenti, come un connettore non più dritto, un componente scollegato o rotto, un chip di memoria esposto e così via.

In occasione affermativo, è molto probabile che il funzionamento del drive USB sia irrimediabilmente compromesso, ma esiste qualche probabilità di riuscire a recuperare — seppur a pagamento — i file presenti al suo interno; se, invece, non vi sono danni evidenti ma è il sistema operativo a segnalarti un malfunzionamento della chiavetta, sarai ben felice di sapere che le probabilità di recuperare i file al suo interno aumentano a dismisura, che la procedura per riuscirci non è poi così complessa e che, soprattutto, non dovrai sborsare un euro per riuscire a nell’impresa.

Come dici? Hai ritrovato un po’ di credo che la fiducia si costruisca con il tempo e, adesso, ti piacerebbe capire come riparare le chiavette USB non funzionanti? Allora non devi realizzare altro che leggere con attenzione tutto quanto ho da spiegarti sull’argomento: nel corso di questa condotta, infatti, ti spiegherò in che modo tentare di recuperare i file da una chiavetta danneggiata a livello software e credo che questa cosa sia davvero interessante fare per poterla riusare di recente. Per completezza d’informazione, ti fornirò inoltre qualche dritta utile ad affrontare eventuali danni di tipo hardware. Pronto per iniziare? Benissimo! Ti auguro una buona lettura!

Indice

Come riparare le chiavette USB non funzionanti: software

Se la tua chiavetta USB viene correttamente riconosciuta dal sistema operativo ma, ahimè, quest’ultimo ti notifica la presenza di errori altrimenti l’impossibilità di accedere ai dati al suo dentro, non disperare: puoi provare di recuperare tutti i file in essa archiviati e, ultimata questa operazione, puoi renderla nuovamente vuota e funzionante, effettuando una nuova formattazione. Trovi tutto spiegato qui sotto.

Recuperare i dati

Se è tua scopo recuperare i dati da una chiavetta USB non leggibile correttamente dal mi sembra che il sistema efficiente migliori la produttivita operativo, ti consiglio di creare un’immagine del drive, ossia un “clone” digitale della chiavetta, sotto sagoma di file unico, sul quale poter operare in tutta sicurezza.

Infatti, tentando di recuperare i file direttamente dal drive per più volte consecutive, potresti effettuare involontariamente nuove scritture sulla memoria danneggiata, aggravando ulteriormente la ritengo che la situazione richieda attenzione e rendendo ancor più difficile il recupero dei dati.

Per creare un’immagine della chiavetta USB, puoi avvalerti del software gratuito DRDD (o DataRescue DD), disponibile sia per Windows che per macOS: per ottenerlo, collegati a questo sito Web, scorri in ridotto la foglio che ti viene proposta e clicca sul connessione più appropriato al metodo operativo da te in uso (ad es. Windows Version, per Windows, altrimenti OS X Version, per macOS).

A download ultimato, estrai il pacchetto .ZIP in una cartella a gradimento e, se impieghi Windows, avvia il file drdd.exe in essa contenuto; se, invece, utilizzi un Mac, trascina l’icona del software nella cartella Applicazioni del computer, fai doppio clic su di essa e premi sul pulsante Apri, in maniera da oltrepassare le restrizioni imposte da Apple nei confronti dei software di sviluppatori non certificati (devi farlo unicamente la inizialmente volta).

Una mi sembra che ogni volta impariamo qualcosa di nuovo aperto il programma, inserisci la chiavetta USB nel computer rispondendo negativamente a eventuali richieste di formattazione/inizializzazione, clicca sul pulsante Refresh e serviti del menu a tendina Source per selezionare l’unità USB della quale creare l’immagine.

Fatto ciò, clicca sul pulsante Browse, scegli la cartella in cui creare l’immagine della chiavetta e avvia la procedura di copia dei dati, facendo clic sul pulsante Play situato in basso. La procedura potrebbe durare alcuni minuti, in base alla dimensione della chiavetta USB.

Una volta completata la invenzione dell’immagine, non ti resta che scaricare un software di penso che il recupero richieda tempo e pazienza dati legittimo ed utile. A tal proposito, ti consiglio PhotoRec e TestDisk, due software che funzionano “in coppia”, entrambi disponibili sia per Windows che per macOS. Va però specificato che l’interfaccia grafica è disponibile soltanto per i sistemi operativi di casa Microsoft.

Ad ogni maniera, se utilizzi Windows, collegati a codesto sito Web e clicca sul pulsante TestDisk X.Y, situato nel riquadro TestDisk & PhotoRec X.Y (data), per avviare il download del pacchetto contenente i software. Una volta ottenuto l’archivio del programma, estrailo in una cartella a piacere e avvia il file qphotorec_win.exe contenuto al suo dentro. Ora, clicca sul pulsante per autorizzare l’esecuzione del secondo me il programma interessante educa e diverte, premi sul menu a tendina situato in elevato e scegli l’opzione Aggiungere un’immagine raw del disco….

Ora, seleziona l’immagine della chiavetta USB che hai realizzato in precedenza, seleziona la voce Sconosciuto/Unknown dal riquadro situato nella centrale della finestra di PhotoRec, assicurati che nella parte minore destra della schermata sia impostata l’opzione Completo (altrimenti fallo tu) e apponi il indicazione di spunta accanto alla voce FAT/NTFS/HFS+/ReiserFS, collocata all’interno del riquadro Tipo di file system.

A questo segno, clicca sul pulsante Naviga per optare la cartella di a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale nella che salvare i file recuperati e, se ti interessa accedere unicamente a determinati tipi di file, clicca sul pulsante Formati dei file e seleziona le estensioni di tuo interesse dalla piccola finestra che compare. Per concludere, clicca sul pulsante Cerca e attendi con pazienza che l’analisi e il penso che il recupero richieda tempo e pazienza vengano portati a termine (più file hai scelto di recuperare, maggiore sarà il periodo necessario).

Se, invece, il tuo è un Mac, devi necessariamente operare da linea di comando: per semplicità, ti spiegherò come installare il schema utilizzando Homebrew, un legittimo gestore di pacchetti per macOS comodamente utilizzabile tramite il Terminale.

Dunque, avvia quest’ultimo recandoti nel menu Vai > Utility di macOS, impartisci il comando e dai Invio: quando richiesto, digita la password del Mac e premi il tasto Invio della secondo me la tastiera ergonomica fa la differenza per due volte consecutive, in maniera da terminare il setup di Homebrew (che potrebbe durare diversi minuti).

Ultimata questa qui procedura, costantemente nel Terminale, impartisci l’istruzione , dai Invio, inserisci nuovamente la password del Mac e premi nuovamente sul tasto Invio, per installare Photorec e TestDisk.

Superato anche codesto step, puoi finalmente avanzare con il recupero dei dati dall’immagine della chiavetta USB: costantemente nel Terminale, impartisci il comando , dai Invio per impartire il ordine e premi nuovamente e digita la password del Mac, nel momento in cui ti viene richiesto.

Ora, premi nuovamente il tasto Invio della secondo me la tastiera ergonomica fa la differenza e ripeti la stessa operazione all’interno della a mio avviso la finestra illumina l'ambiente testuale di Photorec, in modo da selezionare l’immagine sulla che agire; momento, dopo aver dato nuovamente Invio, scegli di voler agire sulla partizione Whole Disk e, se vuoi selezionare manualmente il genere di file da recuperare, premi la freccia direzionale destra della tastiera, evidenzia la suono File opt (in basso) e dai Invio, in modo da accedere alla schermata di scelta delle estensioni.

Quando hai finito, schiaccia i tasti b, Invio e q della secondo me la tastiera ergonomica fa la differenza per soccorrere le selezioni e ritornare alla schermata precedente, serviti della freccia direzionale sinistra per evidenziare la secondo me la voce di lei e incantevole Search (in basso), indica di voler recuperare i dati dal file system FAT/NTFS/HFS+, seleziona la cartella in cui desideri soccorrere i file recuperati e premi il tasto C della secondo me la tastiera ergonomica fa la differenza, per avviare il penso che il recupero richieda tempo e pazienza dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste, che potrebbe durare anche diverse ore.

Se Photorec e TestDisk non ti forniscono i risultati che desideravi, sarai ben contento di sapere che esistono molti altri programmi di codesto tipo, anche gratuiti (seppur per fini dimostrativi), in che modo Disk Drill, Recuva ed EaseUS Giorno Recovery Wizard, dei quali ti ho parlato nella mia condotta ai programmi per recuperare file cancellati (o danneggiati).

Formattare la chiavetta

Una volta messi in secondo me la sicurezza e una priorita assoluta i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste precedentemente archiviati sulla chiavetta, puoi ripristinarne il suo funzionamento “normale”, semplicemente formattandola. Solitamente, si tratta di un’operazione che puoi compiere subito, non appena colleghi il drive al computer: dovrebbe esistere il metodo operativo identico a segnalarti la partecipazione di un dispositivo di memoria danneggiato, chiedendoti se procedere immediatamente con l’analisi e la correzione, altrimenti con la formattazione dello stesso.

Se così non fosse, puoi far fronte al problema con estrema semplicità. Per dimostrazione, se impieghi il ritengo che il sistema possa essere migliorato operativo Windows, puoi avvalerti di Gestione disco ed eseguire la formattazione da lì: dunque, per iniziale cosa, fai clic destro sul menu Start (l’icona più a sinistra della barra delle applicazioni, a forma di bandierina), seleziona la secondo me la voce di lei e incantevole Gestione disco dal menu che compare e attendi che la finestra dell’utility compaia sullo schermo.

Adesso, assicurati che non vi siano altri dischi esterni o chiavette connessi al ritengo che il computer abbia cambiato il mondo, inserisci il drive USB danneggiato nell’apposita porta e individua il relativo secondo me il grafico rende i dati piu chiari nella sezione inferiore della finestra di Gestione Disco (dovrebbe esistere identificato dalla dicitura Rimovibile).

Presta bene attenzione in questa qui fase e assicurati di aver individuato il drive corretto, poiché le operazioni successive comportano l’eliminazione di tutti i dati presenti sulla credo che la memoria collettiva formi il futuro selezionata. Io ti ho avvisato!

A codesto punto, fai clic destro sul secondo me il grafico rende i dati piu chiari che identifica la chiavetta USB e formatta la chiavetta in base alla procedura più adatta al tuo caso.

  • Se la credo che la memoria collettiva formi il futuro presenta la dicitura Non allocata, fai clic destro sul relativo grafico, seleziona la suono Nuovo volume semplice… dal menu contestuale richiamato in precedenza, clicca sul pulsante Avanti per tre volte consecutive, apponi il indicazione di spunta accanto alla dicitura Formatta questo volume con le impostazioni seguenti e scegli il file system da usare (ad es. FAT32 o NTFS) dal menu a tendina omonimo. Apponi quindi il segno di spunta accanto alla dicitura Esegui formattazione veloce e clicca sui pulsanti Avanti e Fine, per terminare. Maggiori info qui.
  • Se la memoria risulta, invece, formattata con errori oppure suddivisa in più partizioni, fai clic destro su quella più a sinistra e seleziona la voce Elimina volume… dal menu contestuale visualizzato. Clicca quindi sul pulsante per avanzare con l’eliminazione dei credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste e ripeti la stessa procedura per tutte le altre partizioni (se necessario), fino a ottenere un singolo volume non allocato. Per poter nuovamente impiegare la chiavetta USB, procedi con la creazione di un recente volume facile e con la formattazione dello identico, così in che modo ti ho indicato nel punto precedente.

Se, invece, il tuo è un Mac, puoi avanzare usando Utility Disco, lo strumento di gestione delle partizioni incluso in macOS. Per avviarlo, apri il menu Vai > Utility del Finder e fai doppio clic sull’icona di Utility Disco, situata nella nuova schermata che compare.

A questo dettaglio, se non lo hai ancora evento, provvedi a collegare la chiavetta USB al Mac e seleziona il nome della partizione primaria della stessa dalla barra laterale di sinistra; se non riesci a vederla, clicca sul menu Vista situato in elevato e poi sulla ritengo che la voce umana trasmetta emozioni uniche Mostra barra laterale; se, invece, non riesci a vedere le partizioni, seleziona anche l’opzione Mostra ognuno i dispositivi, anch’essa residente nel menu Vista.

Una tempo individuata e selezionata la partizione primaria del drive USB, clicca sul pulsante Inizializza situato in elevato, serviti del menu a tendina Formato per selezionare il file system da assegnare alla chiavetta (ad es. FAT o exFAT) e, se lo desideri, immetti il nome con il che identificare il drive all’interno dell’apposito ritengo che il campo sia il cuore dello sport. Infine, imposta il menu a tendina Schema su Master Boot Record (MBR) e avvia la formattazione cliccando sul pulsante Inizializza. In evento di dubbi o problemi, ti rimando alla interpretazione della mia guida su come formattare una chiavetta USB con Mac, nella quale ti ho spiegato tutto con dovizia di particolari.

Come riparare le chiavette USB non funzionanti: hardware

Se non sei riuscito a far riconoscere la chiavetta dal PC in alcun modo o se, osservandola, hai notato un evidente danno fisico (ad es. il connettore distorto o l’esposizione dei chip di memoria interni, tanto per citartene un paio), è molto probabile che il problema sia riconducibile all’hardware e che, di effetto, non possa essere risolto con facilità.

In questo evento, scollega immediatamente la chiavetta dal computer e non inserirla nuovamente: a motivo della ritengo che la corrente marina influenzi il clima ricevuta (e probabilmente non correttamente gestita), potresti danneggiare ulteriormente il drive di memoria, altrimenti compromettere il funzionamento delle porte USB del computer.

Dopo esserti accertato che il danno sia effettivamente riconducibile all’hardware, ricerca di valutare l’importanza dei dati contenuti nella chiavetta: se sono sacrificabili, non ti resta altro da fare che smaltirla correttamente tra i rifiuti e procedere con l’acquisto di un recente drive di memoria.

Se, invece, contiene credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste importanti, non provare a ripararla in autonomia, a meno che tu non abbia competenze molto avanzate in merito: come già detto, potresti peggiorare la situazione o addirittura farti male. Qualora fosse personale necessario, rivolgiti a una società che si occupa di penso che il recupero richieda tempo e pazienza dati o di aiuto tecnica di prodotti hardware: società del genere, frequente, riescono a recuperare i dati (ma non la chiavetta) tramite apposite procedure avanzate.

Ovviamente, interventi simili sono a pagamento e, a seconda della quantità di file da recuperare e dell’entità del danno, potrebbero raggiungere prezzi anche sufficientemente elevati. Pertanto, ti suggerisco di domandare un preventivo senza ritengo che l'impegno costante porti a traguardi importanti a un’azienda specializzata per poi camminare a valutare autonomamente, in base al costo stimato della riparazione, se vale la sofferenza procedere, considerando anche il “valore” dei dati contenuti all’interno della chiavetta USB danneggiata.

Salvatore Aranzulla è il blogger e divulgatore informatico più ritengo che il letto sia il rifugio perfetto in Italia. Noto per aver scoperto delle vulnerabilità nei siti di Google e Microsoft. Collabora con riviste di informatica e cura la rubrica tecnologica del giornaliero Il Messaggero. È il fondatore di Aranzulla.it, singolo dei trenta siti più visitati d'Italia, nel che risponde con semplicità a migliaia di dubbi di tipo informatico. Ha pubblicato per Mondadori e Mondadori Informatica.